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TORINO. Crisi: imprese torinesi, la ripresa non è un fuoco di paglia

TORINO. Crisi: imprese torinesi, la ripresa non è un fuoco di paglia
Le imprese torinesi confermano per il secondo trimestre consecutivo "un clima di fiducia favorevole": in particolare il tasso di utilizzo degli impianti sale al 77% e si profila una ripresa dell'occupazione alla luce del minore ricorso alla cassa integrazione e alla crescita del 20% dei lavoratori interinali. È quanto emerge dall'indagine congiunturale dell'Unione Industriale di Torino. "Lo scorso trimestre - spiega il presidente Dario Gallina - avevamo espresso una certa sorpresa, ma temevamo che fosse un fuoco di paglia. L'indagine conferma l'ottimismo, aspettiamo il prossimo trimestre per avere maggiore sicurezza della positività della fase economica". Molto bene l'export, che passa dal 13 al 19,8%. Tra le principali novità, si stabilizza il clima di fiducia delle imprese dell'edilizia e dell'indotto negativo da quasi dieci anni. Rimane ampia la 'forbice' tra imprese con oltre 50 addetti (decisamente più ottimiste) e quelle più piccole. Il 26 giugno si terrà l'assemblea annuale dell'Unione Industriale - alla quale parteciperanno il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia e il presidente designato di Federmeccanica, Alberto Dal Poz - con un focus sulla produttività. Rimangono stabili le previsioni per investimenti di un certo impegno, che passano dal 31,1 al 30,7%. Varia di poco la composizione del carnet ordini: il 19,4% delle aziende ha ordini per meno di un mese, il 44,1% ha ordinativi per un periodo di 1-3 mesi, il 18,9% per 3-6 mesi, il 17,6% per oltre 6 mesi. Sostanzialmente stabili i tempi di pagamento: la media complessiva è di 86 giorni; sale a 114 giorni per la pubblica amministrazione, in calo dai livelli prevalenti 2-3 anni fa. È fornitore degli enti pubblici circa il 18% delle aziende manifatturiere del campione. Il 30% delle imprese segnala ritardi negli incassi, in diminuzione di oltre cinque punti percentuali rispetto al 35,5% dello scorso trimestre. Le indicazioni più favorevoli provengono dai settori chimico, alimentare e manifatture varie (gioielleria, giocattoli). Bene gomma plastica, più caute le aziende del cartario-grafico e della filiera della moda. Nel comparto metalmeccanico prevalgono attese ottimistiche. Anche le oltre 100 aziende del campione che operano nei servizi sono ancora ottimiste sulle prospettive per il prossimo trimestre. Il ricorso alla cassa integrazione resta ai minimi fisiologici (5,8%). Rimane invariato il tasso di utilizzo delle risorse (83,7%). Accelerano le previsioni di investimento: il 27,4% delle imprese ha in programma investimenti significativi (era 21,4% a marzo).
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