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TORINO. Musei Reali Torino, parte progetto giovani Servizio Civile Fase sperimentale con i primi 7 ragazzi senza occupazione

TORINO. Musei Reali Torino, parte progetto giovani Servizio Civile Fase sperimentale con i primi 7 ragazzi senza occupazione
Per la prima volta sarà possibile svolgere il Servizio Civile nei Musei Reali di Torino. Lo prevede un progetto sperimentale promosso a livello nazionale dai ministeri per i Beni Culturali e del Lavoro. L'obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio culturale italiano e aiutare i giovani ancora senza un'occupazione. Per la prima fase sperimentale del progetto sono stati selezionati 7 giovani su 50 candidati. Dopo un periodo di formazione, circa un mese, i giovani verranno impegnati in diverse funzioni all'interno dei Musei. Il progetto 'Invito a Corte. Musei e Giovani del Servizio Civile nazionale' è realizzato insieme a Confcooperative. A presentarlo, oltre alla direttrice dei Musei Enrica Pagella, l'assessora alla Cultura del Comune di Torino, Francesca Leon, il sottosegretario al Lavoro Luigi Bobba e la parlamentare Pd Francesca Bono. Osservato un minuto di silenzio per Erika Pioletti, la donna morta dopo essere stata colta da infarto in piazza San Carlo.
"I Musei Reali di Torino da tempo sono impegnati a sperimentare in autonomia - dice la direttrice Enrica Pagella - e quando il Mibact ci ha coinvolti in questo progetto abbiamo aderito con convinzione, oggi i musei funzionano anche come agenti sociali attivi. Questo progetto, mirato a mettere insieme la valorizzazione del nostro immenso patrimonio culturale con la necessità di aiutare i giovani dando loro competenze ed esperienze, va nel senso di un nuovo modo di vedere i musei, come soggetti a fianco della popolazione e del pubblico. Capaci di intercettare i bisogni e i desideri dei cittadini, come avviene da tempo in molti altri Paesi". Il progetto promosso a marzo dai due ministeri in sinergia con la Protezione Civile, ha coinvolto in questo prima fase 2.000 giovani in Italia. "Proseguiamo per bandi - spiega Bobba - e a breve ne verrà fatto uno anche per giovani immigrati e rifugiati, mirato alla loro integrazione attraverso la cultura. I giovani prendono un salario di 433 al mese per 12 mesi, compreso il periodo di formazione. Ci sembrano soldi ben spesi per un progetto che mette insieme il nostri patrimonio e l'esigenza di formare e aiutare i nostri giovani".
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