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TORINO. Laus, "Regione esca da Caat se non torna dialogo"

TORINO. Laus, "Regione esca da Caat se non torna dialogo"

Mauro Laus

"La Regione dovrebbe valutare la possibilità di rinunciare al proprio ruolo, seppure residuale, nell'ambito del Caat se non verrà tempestivamente ripristinato un dialogo sereno e trasparente con i grossisti che di fatto rappresentano il cuore dell'attività e che oggi minacciano di andarsene". E' l'invito che il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Mauro Laus rivolge al presidente delal giunta Chiamparino, dopo avere ricevuto una "dura lettera" dai vertici di Apgo, l'associazione che rappresenta 75 su 82 grossisti attivi presso il Centro agroalimentare di Torino.

"Chiedo a Chiamparino - dice Laus - di intervenire per soddisfare una naturale richiesta di approfondimenti rispetto alle spese di gestione e ai costi del personale sostenuti dall'amministrazione della Partecipata, dove il Comune di Torino detiene la maggioranza. In alternativa, credo sia giusto che la Regione, in qualità di socio pubblico, faccia un passo indietro, per dare un segnale forte sul piano politico. Stiamo parlando di un centro di interesse nazionale dal quale dipendono tutti i mercati rionali, le mense, gli ospedali di Piemonte, Valle d'Aosta, parte della Liguria e della Francia, le cui entrate di bilancio (più dell'80%) sono costituite proprio dalla attività dei grossisti e dove lavorano oltre mille persone. Ritengo insensato - conclude il presidente del consiglio regionale - che non si sia ancora trovata una vita d'uscita, ricomponendo dissapori e mettendo tutte le carte in tavola: il ricorso ai tribunali e l'ipotesi di una fuga di massa impongono una riflessione profonda da parte di tutti i soci pubblici".

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