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08 Maggio 2017 - 16:41
Incidente sul lavoro
Approfittavano del disagio economico di semplici cittadini per reclutarli in alcuni lavori sottopagati e svolti in precarie condizioni di sicurezza e igiene. Due imprenditori di Saluggia e Cigliano (Vercelli), di 41 e 38 anni, sono stati denunciati dai carabinieri per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro.
I due titolari, facendo leva sulle difficoltà a trovare un posto di lavoro, sfruttavano le persone con salari minimi, senza regolare contratto di lavoro, impiegandole in lavori di assemblaggio di materie plastiche per giocattoli e automobili.
Il luogo di lavoro era un capannone industriale di Cigliano. I pagamenti erano ben al di sotto di quelli previsti nei contratti collettivi nazionali, e comunque sproporzionati alla quantità e qualità del lavoro prestato dagli indigenti.
Oltre a questo, il contesto in cui 11 lavoratori, da settembre 2016, erano stati inseriti, era privo di qualsiasi misura in fatto di sicurezza e igiene sul posto di lavoro. I militari hanno anche appurato che cinque persone lavoravano a domicilio, ma alle stesse condizioni economiche dei 'colleghi' inseriti nel magazzino di Cigliano. Per i due imprenditori, entrambi conosciuti alle forze dell'ordine, è scattato l'obbligo di dimora e una multa rispettivamente di 12.000 e 18.000 euro.
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