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TORINO. Vino: piace a Millennials, lo beve 69% in Usa e 84% italiani

TORINO. Vino: piace a Millennials, lo beve 69% in Usa e 84% italiani

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Ai millennials piace il vino e preferiscono che resti nelle bottiglie di vetro anziché in contenitori di altri materiali. Almeno questo vale per Italia e Usa, i due mercati oggetto di un'indagine realizzata da Wine Nomisma Monitor per Verallia, presentata oggi a Pollenzo (Cuneo). Beve vino il 69% degli americani tra i 21 e i 35 anni, e lo fa abitualmente il 29%, l'84% degli italiani 18-35 anni, fra i quali la percentuale dei consumatori assidui sale al 35%. Il 64% degli intervistati predilige la tradizione del vetro, meglio però se le bottiglie sono personalizzate o ispirate al design. Ma è diverso l'approccio dei giovani consumatori: negli Stati Uniti l'elemento prioritario è il brand (32%), mentre tipologia di vino e prezzo sono il primo motivo di scelta rispettivamente per il 21% e il 20%. I Millennials italiani, invece, scelgono sopratutto in base alla tipologia di vino (bianchi/rossi, dolci/secchi). Gli americani, inoltre, non sono 'puristi', al contrario di cosa succede da noi: il 34% consuma vino nei cocktail e il 14% ama le bevande pre-mixate. La ricerca - è stato spiegato - è stata condotta oltre che in Italia, dove ancora oggi viene consumato il 50% del vino imbottigliato nelle nostre regioni, negli Usa per la crescita delle importazioni di vino, +52% nell'ultimo decennio, + 3% nel 2016 rispetto al 2015. L'import di vino degli Usa vale oltre 5 miliardi di euro di vino, il 32,4% di origine italiana. L'indagine rivela dunque, che c'è un mercato promettente per il mercato del vino, anche se il Millennials lo considerano più un genere voluttuario che un alimento. E negli Usa la quota dei giovani                 consumatori rappresenta già il 42% del totale.
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