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TORINO. Valanghe: pericolo resta marcato oltre i 2.000 metri

TORINO. Valanghe: pericolo resta marcato oltre i 2.000 metri

Valanga (foto d'archivio)

Resta "marcato" su una parte dell'arco alpino piemontese, nelle zone di confine settentrionali e occidentali, il pericolo di valanghe. L'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) nell'ultimo bollettino avverte sul pericolo di "diffusi lastroni instabili alle quote oltre i 2000-2200 metri. Si consiglia di terminare le escursioni nella prima parte della giornata".

Il pericolo si protrarrà anche domani: dalle Alpi Cozie alle Lepontine "è ancora possibile il distacco di valanghe a lastroni già al passaggio del singolo sciatore, soprattutto sui pendii in ombra oltre i 2.100-2.200 metri".

Lo spessore della neve, a 2.000 metri, è di 140-230 sulle Alpi Lepontine, 185-205 sulle Pennine, 7-95 sulle Graie, 50-120 sulle Cozie meridionali, 145-165 sulle Liguri.

Da lunedì - riassume Arpa - sono caduti 25-45 centimetri di neve sui settori settentrionali, 10-30 su quelli occidentali, con punte oltre i 2.500 metri di altitudine, di 40-70 cm sulle Alpi Cozie settentrionali, 40-50 sulle Graie.

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