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TORINO. Morto dopo Tso: radicali, tutela legale per pazienti

TORINO. Morto dopo Tso: radicali, tutela legale per pazienti
"La notizia del rinvio a giudizio di Torino, che allunga la già interminabile lista di procedimenti penali aperti per 'morti da Tso' - al di là dell'accertamento processuale che si avvia - conferma l'urgenza di una riforma che segni una chiara e definitiva inversione di tendenza rispetto alla relativa "facilità", che si traduce spesso in "superficialità", con cui questo atto di privazione della libertà personale può essere deciso. La proposta che abbiamo avanzato, come Radicali Italiani, è di sottoporre il Tso a una valutazione giudiziale immediata, proprio come accade per gli arrestati, e che i pazienti possano avvalersi di una tutela legale obbligatoria, così superare il ruolo burocratico del sindaco che - di fatto - rende lo psichiatra unico arbitro della questione, a totale detrimento della funzione medica e con il rischio di incappare in profili di ritenuta illegalità come nella vicenda di Torino". E' quanto si legge in un comunicato dei radicali italiani.
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