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TORINO. Cannabis: i Radicali lanciano il Club con tessera

TORINO. Cannabis: i Radicali lanciano il Club con tessera

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I Radicali lanciano a Torino il Radical Cannabis Club, una nuova campagna per la legalizzazione della cannabis. E proprio stamattina sono andati dal presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, che ha acquistato l'apposita tessera.

"Ora la legge non punisce l'uso, ma chi la coltiva - ha ricordato la presidente dei Radicali, Antonella Soldo - quindi è come dire che allo Stato vada bene che venga acquistata al mercato nero, a cui si rivolgono 6 milioni di persone. Per questo abbiamo deciso di procedere col tesseramento, possibile anche sul sito web. Questo seme diventa illegale appena lo si pianta - ha spiegato facendo il gesto di seminarlo in un bicchiere con un manciata di terriccio davanti alle telecamere -. Vogliamo rilanciare il dibattito sulla legalizzazione, con lucidità, responsabilità e serietà. C'è anche una tessera junior per i minorenni, senza seme".

"Un terzo dei carcerati - ha aggiunto il coordinatore dell'associazione radicale Adelaide Aglietta, Igor Boni - è detenuto per violazione in materia di droga e i fascicoli riempiono le scrivanie dei magistrati". Di "situazione a macchia di leopardo nelle regioni italiane, nonostante la cannabis sia legale come farmaco in Italia da dieci anni" ha parlato Giovanni Foresti, del Coordinamento piemontese per la legalizzazione e coltivatore diretto di canapa, poi il radicale Silvio Viale ha sottolineato come la tessera "sia un aspetto simbolico" e che "la battaglia avrà successo quanto più si coinvolgeranno tante persone, che nemmeno la usano, come me, ma che si pongono il problema".

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