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16 Febbraio 2017 - 11:09
Guardia di finanza
Bandi pubblici "su misura" per affidare alla ditta 'amica' la gestione di case di cura e residenze sanitarie. Questa l'ipotesi investigativa che ha portato la procura di Vercelli a iscrivere nel registro degli indagati il nome di una decine di persone, tra cui quello di Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli - squadra di calcio che milita in serie B - e della Punto Service, cooperativa sociale attiva dal 1989, con un fatturato di circa 90 milioni di euro, attiva oltre che in Piemonte anche in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Marche.
Induzione indebita alla turbata libertà degli incanti e alla libertà del procedimento di scelta del contraente, abuso d'ufficio e corruzione i reati ipotizzati a vario titolo, che questa mattina all'alba hanno fatto scattare una ventina di perquisizioni. Gli indagati, secondo l'accusa, predisponevano i bandi in modo date che l'aspetto relativo al 'capitolato tecnico-qualitativo' - attagliato alla società indagata - fosse preponderante, così da non permettere di essere colmato da offerte economicamente più vantaggiose presentate da altre società concorrenti.
La guardia di finanza ha acquisito documenti relativi ad una ventina di bandi di gara pilotati, sempre secondo l'accusa, per calibrarli sulla ditta che doveva risultare vincitrice.
Acquisiti contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, le fiamme gialle intendono ora verificare se sono stati rispettati i principi di trasparenza e correttezza nelle procedure di gara.
Il materiale probatorio servirà per vagliare il sistema di gestione delle procedure di appalto e di affidamento dei servizi socio assistenziali.
"Sono sereno", si è limitato ad affermare Secondo, 4.600 anziani assistiti in ambito residenziale con la sua Punto Service. L'imprenditore ha appreso la notizia delle perquisizioni - oltre che a Vercelli a Alessandria, Valenza, Casale Monferrato, Torino, Asti, Genova, Cossato e Savona - di rientro da Ascoli, dove ieri sera la sua squadra è stata battuta 3-1 nel recupero di una partita del campionato cadetto.
Nell'esprimere "fiducia nell'operato della magistratura", la cooperativa, di cui risultano indagati anche alcuni funzionari, ribadisce in una nota "la propria convinzione di avere sempre operato nel rispetto delle regole".
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