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TORINO. Generali: Quaglia, "partita apertissima, vedremo come finirà"

TORINO. Generali: Quaglia, "partita apertissima, vedremo come finirà"

Giovanni Quaglia

"È una partita apertissima, difficile immaginare come finirà. Noi abbiamo l'1,268% a oggi di Generali, è una presenza storica". Lo ha detto il neo presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia che non ha voluto dare un giudizio sull'operazione. "È un momento di riflessione per tutti, non abbiamo pregiudiziali", ha aggiunto. 

"La strategicità della nostra quota dipenderà da come si evolverà la situazione", ha aggiunto il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci.

"Dopo le elezioni non ho ancora incontrato la sindaca Appendino, oggi però le ho telefonato".

Così il neo presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, eletto oggi pomeriggio all'unanimità al   vertice della fondazione Bancaria. "Sono da sempre per il primato delle istituzioni", aggiunge Quaglia, che ricorda di avere incontrato la prima cittadina "prima delle elezioni per parlare delle Ogr", le Officine Grandi Riparazioni, dove fino ai primi anni Novanta venivano riparati i treni, che diventeranno un hub delle culture contemporanee.

"Sarà uno dei fari della città, ma anche del Paese e dell'Europa", dice Quaglia, che è presidente della Società consortile per azioni Ogr-Crt. "Abbiamo messo in campo importanti risorse, non solo finanziarie - conclude - speriamo di inaugurarle entro l'anno".

"Il cda, ancora in carica per tre mesi, e il Consiglio di Indirizzo dopo una analisi attenta hanno già scelto. Non dovrò che adeguarmi. Oggi il cda di Unicredit definirà i criteri dell'aumento. Valuteremo nell'ambito del mandato, che è quello di esercitare fino a tutta la quota, come procedere". Così il neo presidente della Fondazione Crt, Giovanni Quaglia, sull'aumento di capitale di Unicredit, di cui è socio con circa il 2%.

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