Il Piemonte si è dotato di una nuova legge in materia di sport invernali il cui obiettivo è quello di contemperare lo sviluppo turistico con la tutela ambientale. Il provvedimento è frutto della condivisione fra maggioranza e opposizione con l'eccezione del Movimento 5 Stelle, che ha dato il suo contribuito ma non ha partecipato al voto perché avrebbe voluto più restrizioni, come il divieto assoluto dell'eliski. L'Eliski viene comunque per la prima volta regolamentato: sarà vietato nei fine settimana e nelle località nelle quali non esistono impianti di risalita. E' stato posto un limite all'edificazione nelle aree sciabili, dove non si potranno più costruire abitazioni, e i gestori degli impianti potranno recuperare nuova cubatura dalla dismissione di edifici preesistenti, che dovranno obbligatoriamente essere demoliti. Gli impianti stessi potranno essere recuperati e spostati. Viene introdotta l'assicurazione obbligatoria sullo skipass, e gli sport estivi nelle aree sciabili saranno assimilati a quelli invernali, con alcuni vantaggi burocratici. "Questa legge - commenta regionale l'assessore al Turismo, Antonella Parigi - è importante non solo per il turismo ma per tutta l'economia della montagna. Sarà un ottimo strumento per il sostegno della Regione a questo importante comparto". "Soddisfazione per il lavoro fatto e per il buon livello di condivisione" arriva dal relatore di maggioranza del provvedimento, Daniele Valle (Pd). "Ritengo che la norma - afferma Valle - riesca a mettere in evidenza come lo sviluppo economico e sociale delle aree montane e la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico costituiscano due aspetti collegati e non antitetici, che si completano a vicenda. Con questa legge diamo importanti strumenti per lo sviluppo della montagna, nella più ampia tutela dell'ambiente. E per la prima volta introduciamo una visione ampia, non solo relegata al periodo invernale ma estesa anche a quello estivo". "Partendo da testi diversi - aggiunge il cofirmatario della legge Gian Luca Vignale (Fi) - si è trovato un buon equilibrio fra le diverse istanze, offrendo uno strumento importante di tutela e al contempo di sviluppo delle aree sciabili. Sono stati introdotti principi di regolamentazione e di sicurezza che non sono in contrasto con il turismo, ma che al contrario lo promuovono estendendo la normativa anche alle attività estive". "Siamo contrari all'eliski - ha rimarcato Giorgio Bertola (M5s) - produce inquinamento acustico, può rappresentare un pericolo e ha un pesante impatto ambientale. L'avremmo vietato in toto, ma in assenza di una precedente regolamentazione accettiamo che si limiti almeno il danno con questo testo".
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