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30 Gennaio 2017 - 18:23
Per scongiurare il rischio di una condanna per guida sotto l'influsso di stupefacenti ha portato in tribunale la giustificazione del dentista, ma non è bastato: il giudice Paolo Gallo ha inflitto al ventiseienne D.F. quattro mesi di arresto. Il pm di udienza ne aveva chiesti sei.
Il giovane, durante un controllo, era risultato positivo all'uso di droga e, in base al codice della strada, era stato denunciato. Al processo ha presentato un certificato medico (definito "alquanto insolito" dal giudice) e ha chiamato a testimoniare il suo dentista. "Mi telefonò - è stato il racconto del medico - spiegandomi di avere un fortissimo mal di denti.
Gli chiesi quali farmaci avesse in casa, me li elencò e io gliene indicai uno". Si trattava di un medicinale, molto comune, a base di codeina. La tesi difensiva, avvalorata da una considerazione dello stesso dentista, è che può alterare l'esito dei test antidroga, ma il giudice Gallo è stato di diverso avviso. "Faremo appello", ha commentato l'avvocato Simone Balsamo.
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