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TORINO. Anno giudiziario: risultati Anm insignificanti

TORINO. Anno giudiziario: risultati Anm insignificanti

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"La linea politica seguita dall'Anm deve essere profondamente ripensata" perché l'azione sindacale degli ultimi mesi "ha prodotto risultati a dir poco insignificanti se non negativi". Così il presidente della Corte d'appello del Piemonte, Arturo Soprano, nella relazione diffusa oggi per l'inaugurazione dell'anno giudiziario a Torino.

"Al di là - dice - di sterili comunicati sovente autocelebrativi e di apparizioni mediatiche di esponenti apicali dell'Anm caratterizzate talora da taglienti uscite, non si rinvengono concrete ed efficaci iniziative".

Soprano si riferisce ai "grandi temi della magistratura, che non sono certamente le ferie" o "il pensionamento a 70 o 72 anni" ma gli interventi "di ampio respiro" per riformare un sistema "ormai decotto". Il presidente invita inoltre il Csm, i consigli giudiziari e i capi degli uffici "a maggiore attenzione alla questione morale, reprimendo drasticamente e con celerità condotte di chi abbia compromesso in qualche modo il prestigio della magistratura". 

"È necessario porre la lotta alla corruzione tra le priorità dell'agenda delle riforme del nostro Paese" con "urgenti modifiche normative". Lo si legge nella relazione del presidente della Corte d'appello del Piemonte, Arturo Soprano, per l'inaugurazione dell'anno giudiziario. In Italia, secondo il magistrato, "il fenomeno corruttivo è ancora inquietante", con reati "ovunque in crescita" e "favoriti da continue dissipazioni di pubbliche risorse e spese improduttive volute da pubblici amministratori piegati al mercimonio con scellerati patti corruttivi". E in parallelo "aumenta l'interesse della criminalità organizzata alla corruttela di pubblici funzionari". 

Il Piemonte è stato eletto come "terra di conquista" delle mafie. Così il presidente della Corte d'appello di Torino, Arturo Soprano, all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Nel territorio, secondo il magistrato, si sono radicate "potenti e incontrastate cellule malavitose bene inserite nel tessuto economico e sociale", con "un elevato numero di affiliati e compiacenti esponenti del mondo politico e della pubblica amministrazione" e "chiari coinvolgimenti di spavaldi criminali nella realizzazione di grandi opere, con riferimento a rilevanti progetti per la ristrutturazione di importanti edifici a Torino e altre città". Soprano ha elencato le "brillanti" operazioni delle forze dell'ordine contro la 'ndrangheta in Piemonte ma ha fatto presente che la 'ndrangheta è "un'araba fenice" e, quindi, che "la lotta non è finita" e "non deve esaurirsi negli applausi della popolazione e negli elogi degli organi di informazione", ma necessita di "forti interventi mirati sul piano legislativo".

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