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TORINO. Favori in Corte d'appello, cancelliere sarà processato

TORINO. Favori in Corte d'appello, cancelliere sarà processato

Corruzione in atti giudiziari, accesso abusivo a sistema informatico, occultamento di documenti, abuso d'ufficio: sarà processato per questi reati Angelo Moscato, ex cancelliere della Corte d'appello di Torino, accusato di avere ricevuto dei regali in cambio di favori. La sua proposta di patteggiare tre anni e otto mesi di reclusione è stata temporaneamente respinta dal tribunale per il mancato perfezionamento delle trattative sulla somma da restituire. Il processo, ripreso oggi, continuerà ad aprile.

Il cancelliere, con l'aiuto di una collega mai identificata, avrebbe nascosto le carte di un processo per rivelazione di segreti d'ufficio in cui era accusato l'ex poliziotto Francesco Quaranta (condannato in primo grado a sei mesi) per ritardare l'udienza in Corte d'appello e far cadere il fascicolo in prescrizione. Quaranta lo avrebbe ricompensato assicurandogli il rilascio in tempi brevi dei passaporti per i figli di un amico imprenditore e con altri favori.

Il terzo imputato (oltre a Quaranta) è Carlo Liberati, ex direttore generale della Manet (società in house della Agenzia territoriale per la casa) chiamato in causa per un'altra vicenda: qui l'accusa è di avere preso con continuità piccole somme di denaro per agevolare degli imprenditori.

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