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TORINO. Musei Reali, il 2016 si chiude con 489 mila visitatori

TORINO. Musei Reali, il 2016 si chiude con 489 mila visitatori

Per i Musei Reali di Torino il bilancio 2016 si chiude con 489.000 visitatori, di cui 175.000 nello spazio espositivo di Palazzo Chiablese, che ha ospitato le mostre dedicate a Matisse e Toulouse-Lautrec (in corso fino al 5 marzo). Circa 400.000 i passaggi nei Giardini Reali. Tra gli eventi di punta la grande mostra Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I con oltre 250 opere e 80 tavole acquerellate. Nel 2017 tra i progetti più impegnativi ci sarà il completamento del restauro della Cappella della Sindone, che sarà riaperta al pubblico a venti anni dall' incendio che ne determinò la chiusura. Un altro importante obiettivo il riallestimento di una parte del Museo di Antichità, con la creazione di un nuovo percorso dedicato alle antiche civiltà del Mediterraneo (assiro-babilonese, cipriota, greca, etrusca e italica). Tra le attrazioni di Palazzo Chiablese, in autunno, la mostra sul pittore surrealista catalano Joan Mirò, di cui saranno esposte un centinaio di opere. 

Le opere sono in arrivo dalla Fundaciò Pilar i Joan Mirò di Mallorca, la fondazione creata da Mirò e dalla moglie Pilar nel marzo 1981.

Alla Galleria Sabauda sarà aperto il nuovo spazio dedicato ai maestri piemontesi dal Trecento al Cinquecento: Un'altra armonia. Il Rinascimento in Piemonte, con le tavole e i polittici di Martino Spanzotti, Dedendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari e altri ancora (giugno). A fine anno, negli ambienti al piano terra, la mostra dedicata a Giovanni Battista Piranesi (ottobre). Le attività di Confronti proseguiranno con A spasso con un drago, che presenterà un lavoro di Carlo Mollino recentemente acquisito dal Ministero per le collezioni della Galleria Sabauda (da febbraio), a cui seguiranno confronti dedicati a Daniele da Volterra (da maggio) e a Bellotto (da ottobre). All'Armeria Reale, a gennaio, appuntamento con un'opera restaurata grazie al programma "Restituzioni" di Intesa San Paolo e ora di nuovo accessibili al pubblico: un'armatura giapponese nello stile delle dō-maru del secondo periodo Chusei (XIII-XVI secolo), donata dall'imperatore del Giappone Meiji a Vittorio Emanuele II nel 1869. "Il 2017 - dichiara la direttrice Enrica Pagella - sarà l'anno decisivo per la costruzione dell'identità dei Musei Reali. Lavoreremo sul piano della comunicazione, ma soprattutto su quello del miglioramento dell'accoglienza; a rappresentarci avremo un nuovo logo, dei nuovi uffici nel torrione Frutteria di Palazzo Reale, e l'avvio di importanti progetti che segneranno il futuro dei Musei e anche, ci auguriamo, quello della città. La mostra su Carlo Emanuele I che abbiamo appena inaugurato dimostra quanto sia grande il potenziale dei nostri musei anche come capacità di produrre idee, ricerca, occasioni di conoscenza e di scoperta.

Per questo il 2017 dovrà essere anche l'anno destinato alla creazione di una nuova rete di rapporti, sia con le realtà locali, sia con quelle nazionali e internazionali. Tutto questo è necessario anche in vista del 2019, cinquecentenario di Leonardo che ci vedrà assolutamente protagonisti".

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