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TORINO. Lavoro: Regione, prorogare dipendenti precari centri di impiego

TORINO. Lavoro: Regione, prorogare dipendenti precari centri di impiego

Regione Piemonte

Il Consiglio regionale del Piemonte chiede alla Giunta Chiamparino di attivarsi per la proroga dei 21 dipendenti dei centri per l'impiego con contratti in scadenza al 31 dicembre. L'impegno è contenuto in due atti di indirizzo approvati oggi, presentati rispettivamente da Andrea Appiano (Pd) e Francesca Frediani (M5s). Una delegazione dei lavoratori è stata ricevuta a Palazzo Lascaris prima dell'inizio della seduta dal vicepresidente Aldo Reschigna, presenti anche i consiglieri Antonio Ferrentino (Pd) e Marco Grimaldi (Sel).

"Il problema riguarda 21 lavoratori dei Centri per l'impiego (20 a Torino e 1 a Biella) - hanno spiegato Francesco Nannetti (Rsu Città metropolitana) e Michele Peradotto (Rsu Regione Piemonte) - che da dieci anni hanno un contratto di lavoro a tempo determinato, stipulato con la Città metropolitana, che scade il 31 dicembre 2016. I Centri per l'impiego sono enti strumentali della Regione e questi lavoratori sono comandati dalla Regione presso la Città Metropolitana. Noi chiediamo che la Città Metropolitana proroghi i contratti in vista della imminente approvazione del cosiddetto Decreto milleproroghe del Governo, che darà la possibilità di rinnovarli ulteriormente a patto che non siano stati interrotti". 

Reschigna ha rassicurato i lavoratori. "Già oggi - ha detto - l'assessore al lavoro Gianna Pentenero chiederà alla Città Metropolitana di non interrompere i contratti. In tutta Italia ci sono circa mille persone coinvolte in questo problema, dopo la pausa per le feste sarà necessario chiarire la posizione di questi lavoratori precari, che da molti anni svolgono una funzione essenziale per la cittadinanza".

"La Regione sta facendo la sua parte - afferma Grimaldi - chiediamo però che anche la Città metropolitana si assuma le sue responsabilità. Ci aspettiamo che vengano mantenuti in essere i rapporti di lavoro con l'Inps, al fine di non interrompere i contratti e il servizio. Solo così possiamo chiedere un impegno al Governo e sperare che si vada rapidamente verso un corretto percorso di stabilizzazione".

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