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TORINO. Tav al voto finale della Camera, appello per stop ratifica

TORINO. Tav al voto finale della Camera, appello per stop ratifica

Cari deputati, non votate per il Tav. Firmato: Chiara Appendino e Luigi de Magistris. La sindaca di Torino e il sindaco di Napoli affiancano le loro firme su una lettera inviata in vista della ratifica, oggi in discussione alla Camera, dell'accordo tra Italia e Francia per l'avvio dei lavori definitivi della sezione transfrontaliera del collegamento ferroviario ad alta velocità Torino-Lione. Il via libera all'intesa, già approvata dal Senato il mese scorso, farà scattare l'iter verso lo scavo                 del tunnel sotto il Moncenisio.

Il relatore Marco Causi (Pd) ha spiegato che l'alleanza va ratificata con legge entro la fine dell'anno "per non perdere 3,3 miliardi di contributi europei".

Appendino & de Magistris, nella missiva (firmata anche dal sindaco di Rivalta, Mauro Marinari, e da quello di Susa, Sandro Plano) recapitata ai deputati e alla presidente Laura Boldrini, invocano una "sospensione" delle attività di voto. Il problema - dicono - è che il supertreno "comporterà un finanziamento di 3,9 miliardi", per la parte italiana, in un momento in cui "le effettive priorità" del Paese sono altre: la ricostruzione post-terremoto, la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, i trasporti locali, l'inquinamento, il dissesto idrogeologico. Al premier Paolo Gentiloni e al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio si chiede inoltre "un incontro per esporre nei dettagli queste esigenze e che riteniamo essere condivise da molte amministrazioni territoriali a livello nazionale".

Dal fronte opposto della barricata interviene Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte: "Mi auguro che questo appello non sia preso in considerazione dalla Camera. La Torino-Lione è un'opera di interesse nazionale ed europeo, per i cui ritardi abbiamo già pagato un prezzo fin troppo alto in termini di lavoro e di qualità dell'ambiente".

La lettera cementa il gemellaggio Appendino & De Magistris in chiave anti-Tav. Nelle scorse settimane la sindaca M5S aveva portato la capitale subalpina fuori dall'Osservatorio governativo sulla Torino-Lione. Il primo cittadino di Napoli, a metà novembre, era salito in Valle di Susa per incontrare i No Tav e, sui social, si era detto "sconvolto" dal cantiere di Chiomonte e dalla "militarizzazione del territorio".

Il movimento No Tav, a sua volta, ha diffuso a tutti i deputati un lungo elenco di "buoni consigli" elaborati da avvocati, magistrati, docenti universitari e specialisti in materia di trasporti e di ambiente, per votare contro l'accordo.

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