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TORINO. 'Edupark' Ferrero, un viaggio attraverso 70 anni di qualità

TORINO. 'Edupark' Ferrero, un viaggio attraverso 70 anni di qualità

Ferrero

Una full immersion nel mondo Ferrero, un percorso dei sensi fra le materie prime di qualità per scoprire cosa c'è dietro, e dentro, i prodotti che da 70 anni fanno la felicità dei golosi d'Italia e di tutto il mondo. Si chiama Ferrero 70 Edupark ed è l'evento, dedicato ai principali stakeholders dell'azienda dolciaria piemontese, che conclude le celebrazioni del settantesimo anniversario della 'casa della Nutella' che si erano aperte nel mese di maggio con la lettera di Giovanni Ferrero scritta in 20 lingue a tutti i dipendenti.

Il Ferrero 70 Edupark è un percorso-narrazione che, attraverso diversi linguaggi, espositivo, teatrale ed esperienziale, ha l'obiettivo di trasmettere e divulgare uno dei cardini dell'azienda albese, la qualità e il rispetto del consumatore attraverso la selezione delle materie prime e l'eccellenza nella trasformazione e nei processi industriali. Il viaggio nel mondo Ferrero inizia dall'Edugarden un giardino botanico con le piante, i frutti, il latte, lo zucchero che compongono i diversi prodotti dolciari. Un racconto didattico delle materie ma anche dei controlli di qualità, della sostenibilità, degli obiettivi raggiunti e di quelli futuri.

Il percorso prosegue poi l'Experience Area che racconta, coinvolgendo i 5 sensi, la trasformazione delle materie prime e il 'saper fare' Ferrero. A fare da guida in questo viaggio alcuni esperti Ferrero con cui avere un momento di confronto che mettono in luce come "con buone materie prime, persone valide e processi produttivi d'eccellenza nascono buoni prodotti". Per conoscere aneddoti e momenti di storia della Ferrero, ma soprattutto i valori seguiti da sempre delll'azienda, un intervallo di storytelling affidato a Federico Quaranta.

Il viaggio si conclude con il Factory Tour per vedere dal vivo alcune delle linee di produzione, in particolare quelle di Nutella B-Ready, Ferrero Rocher e la parte dello riempimento dei vasetti della crema al cacao più famosa del mondo, la inimitabile Nutella.

Il 'sacco conosciuto'. Un altro modo, antico ma sempre attualissimo, di dire "tracciabilità". Un'espressione cara a Michele Ferrero per spiegare quanto è sempre stato importante per l'azienda dolciaria fondata ad Alba la qualità, "la forma più pura di rispetto per il consumatore", come diceva lo stesso inventore della Nutella. E da questo valore fondante, con un simbolico sacco pieno di nocciole, il 'sacco conosciuto' appunto, parte il percorso, fisico ma soprattutto di emozioni, creato per chiudere le celebrazioni dei 70 anni della Ferrero. Un tour                 che parte dalla filanda, come tutti ad Alba chiamano il Centro Ricerche Pietro Ferrero' , accolti dall'Edugarden, il giardino dedicato ai 5 grandi ingredienti, le nocciole, il latte, lo zucchero, il cacao e l'olio di palma. Un sentiero tra piante vere e frutti che porta alla scoperta delle decisioni e dei controlli per scegliere "sempre, ad Alba come negli altri Paesi" materia prime certificate e di assoluta qualità. Come il latte polverizzato nella torre di sprayatura di Moretta (Cuneo) con protocolli e tecniche modello di riferimento per gli altri stabilimenti sparsi nel mondo. Come l'olio di palma per il quale la Ferrero "è stata riconosciuta nella Palm Oli Scorecard 2016 di Greenpeace l'unica, tra le 14 aziende globali di beni di consumo valutate, capace di tracciare fino all'origine quasi il 100% del prodotto acquistato".

Il tour apre poi le porte dello stabilimento, tra le linee di riempimento, in 6 formati, dei vasetti di Nutella, ad ammirare i forni, i frigoriferi, gli stampi e robot che ogni giorno, incessantemente, preparano, ad Alba, 3 milioni di B-ready e 12 milioni di Ferrero Rocher.

Nocciole, cacao, zucchero, latte, olio di palma, non qualunque ma 'targate' e garantite Ferrero.

Sono le materie prime "buone come la semplicità", che caratterizzano i prodotti del gruppo dolciario nato ad Alba 70 anni fa. E ai cinque grandi ingredienti è dedicato l'Edupark, il giardino allestito alla filanda - così è chiamato il Centro ricerche Pietro Ferrero, per chiudere le celebrazioni dei 70 anni dell'azienda.

Presentate come l'eccellenza della produzione Ferrero, le nocciole rappresentano da sempre l'ingrediente distintivo di alcuni dei principali prodotti, a cominciare da quello più famoso, la Nutella.

Acquistate esclusivamente intere, crude e provenienti dall'ultimo raccolto disponibile, le nocciole vengono essiccate, pulite e inviate in stabilimenti dove, seguendo un rigoroso protocollo, sono sottoposte a cernita, sgusciatura, mondatura, calibratura e selezione. Ultimate queste fasi, vengono spedite agli stabilimenti Ferrero dove, dopo ulteriori controlli, vengono tostate sotto la guida del mastro tostatore. Una tostatura fatta poco prima del loro utilizzo nel prodotto finale per mantenere intatte tutte le qualità. E in nome di una filiera sempre più responsabile, obiettivo della Ferrero è raggiungere entro il 2020 il 100% di tracciabilità. Inoltre, lo standard Ferrero è diventato una garanzia di qualità e nel 2012 è stato avviato il programma Ferrero Farming Values Hazelnut che ha il duplice obiettivo di aumentare la produzione e migliorare la qualità della materia prima post-raccolto e garantire che coltivazione e raccolto siano condotti in maniera responsabile.

Altro fulcro della produzione Ferrero, oltre al latte acquistato solo da fornitori selezionati in grado di garantire controlli rigorosi e costati, e allo zucchero proveniente da barbabietole e canna da zucchero rigorosamente non Ogm e sostenibili, è il cacao. Ferrero acquista solo fave crude di diversa provenienza che, dopo essere state sottoposte ai processi di fermentazione ed essiccazione nei luoghi d'origine, vengono poi lavorate e miscelate ad Alba. Anche sulle fave, come per le nocciole, i controlli vengono fatti sia alla partenza che all'arrivo prima della loro trasformazione in pasta, burro e polvere di cacao. Ogni anni Ferrero acquista circa 120 mila tonnellate di fave di cacao con un'attenzione particolare alla sostenibilità delle coltivazioni e al miglioramento delle condizioni di vita dei coltivatori. Anche in questo caso c'è un obiettivo per il 2020, arrivare al 100% di cacao certificato sostenibile.

Dichiarato da alcuni "colpevole" senza alcuna prova e nessuna evidenza scientifica, l'olio di palma è in realtà utilizzato per scopi alimentari da 10 mila anni. A oggi è l'olio vegetale più utilizzato al mondo.

L'importante è che sia certificato e proveniente da piantagioni dove l'ambiente viene rispettato. Ed è questa la strada che la Ferrero segue da decenni con esperti che seguono tutta la filiera dell'olio di palma che viene poi utilizzato come ingrediente dei prodotti dolciari. "Un olio di eccellente qualità e sicurezza", sottolinea la Ferrero, che "proviene solo da frutti spremuti freschi ed è lavorato a temperature controllate, svolgendo una parte essenziale del processo, quella finale, direttamente a casa nostra. Un olio sicuro, proprio come tutti gli oli vegetali di qualità". Ferrero utilizza solo olio di palma sostenibile e tracciabile, dal 2013 il 100% è certificato secondo gli standard di Rspo, "nel rispetto dell'ambiente e di chi lavora nelle piantagioni". L'olio di palma ha un altro grande vantaggio: costa poco, un decimo rispetto all'olio di oliva, perché ogni ettaro coltivato a palme da olio ha una resa di oltre 4 tonnellate all'anno. E "rispetto ad altri oli vegetali - fanno notare gli esperti della Ferrero - la produzione di olio di palma richiede meno acqua, fertilizzanti e pesticidi. Attraverso la Carta Ferrero per l'Olio di Palma vogliamo rendere effettivo il nostro impegno per la produzione di olio di palma sostenibile , sia a livello sociale che ambientale".

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