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TORINO. Sfratti: Digos notifica 2 misure restrittive

TORINO. Sfratti: Digos notifica 2 misure restrittive

Sono state notificate le ultime due misure restrittive nell'inchiesta della Digos che due giorni fa aveva portato all'arresto di quattro anarchici e all'emissione di 9 divieti di dimora. Gli agenti hanno rintracciato i due destinatari del provvedimento nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Susa a Torino.

L'indagine si riferisce al picchetto antisfratto del 2 maggio scorso in via Baltea 18. I presidianti, secondo l'accusa, impedirono l'esecuzione della procedura di rilascio dell'immobile minacciando un avvocato e un ufficiale giudiziario. 

"Persone in carcere senza avere fatto nulla di male. Un sovradimensionamento delle accuse che non sta né in cielo né in terra. Siamo allibiti". E' il commento dell'avvocato Claudio Novaro, uno dei difensori dei quattro antagonisti arrestati due giorni fa a Torino dalla polizia nell'ambito di un'inchiesta su un picchetto antisfratto.

Oggi alcuni dei quattro arrestati sono comparsi in tribunale, a Torino, per un processo legato a un'altra manifestazione: scortati dalla polizia penitenziaria, sono stati sistemati del gabbiotto dei detenuti. I loro compagni, che hanno affollato lo spazio riservato al pubblico, li hanno salutati con applausi, cori e slogan.

"Il giorno del picchetto - ha affermato Novaro rispondendo alle domande dei giornalisti - non hanno fatto nulla di male.

Uno di loro si è limitato a rivolgersi a un ufficiale giudiziario in modo sgarbato dicendogli che non conosceva la legge e stava commettendo un abuso. Non ci sono state violenze, non ci sono state minacce. Dov'è il reato?".

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