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TORINO. Università: Boeri, "dare stabilità ai ricercatori precari"

TORINO. Università: Boeri, "dare stabilità ai ricercatori precari"

Boeri

"L'università deve poter dare stabilità ai suoi ricercatori precari": così il presidente dell'Inps, Tito Boeri, oggi all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Torino. All'ingresso dell'aula magna della Cavallerizza, sede della cerimonia, un tappeto con le fotografie, corredate dai nomi dei precari, ha accolto gli accademici. "Anche per i ricercatori - ha osservato Boeri a margine della cerimonia - ci deve essere un quadro normativo dove il patto è chiaro: a fronte di un impegno serio e a risultati, l'università deve poter dare stabilità". 

In Italia non c'è il problema del laureato che fa l'usciere piuttosto dell'assessore al Bilancio che ha difficoltà con i numeri: è, in sintesi, l'esempio di Tito Boeri, presidente Inps, per spiegare il 'mismatch', ovvero l'inefficienza allocativa, tema della sua prolusione all'inaugurazione dell'anno accademico dell'università di Torino. L' Italia - ha spiegato - ha "il triste primato in area Ocse di lavoratori collocati nel posto sbagliato. E questo è spreco di capitale umano"." Se riducessimo il mismatch la produttività del lavoro crescerebbe del 10% in Italia".

Tra le cause la scelta dei corsi di laurea con poco mercato, la contribuzione salariale che non premia i laureati. I salari di ingresso per i laureati è di poco superiore ai diplomati (più 10%) ed è di circa 1.000 euro, pari al 30-40℅ in meno rispetto agli altri Paesi Ue".

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