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23 Novembre 2016 - 12:44
"A differenza di molte altre malattie, per gli incidenti stradali il vaccino c'è". Lo ha detto il presidente Fia e inviato speciale dell'Onu per la Sicurezza Stradale Jean Todt, ospite d'eccezione nel Consiglio comunale che la Città di Torino ha voluto dedicare al tema in occasione della Giornata Mondiale in memoria delle vittime della strada. "Il vaccino sono leggi più forti - ha sostenuto Todt - l'applicazione delle leggi che ci sono, infrastrutture di qualità, veicoli più sicuri, l'assistenza alle vittime e l'educazione".
Todt, che ha invitato l'aula a un minuto di silenzio per le vittime della strada, ha definito un "momento storico" l'approvazione della mozione che chiede "maggior attenzione per la sicurezza stradale a livello italiano e mondiale". "Oggi - ha aggiunto - si parla troppo poco di sicurezza stradale e dobbiamo adoperarci per ottenere risultati migliori".
"Dobbiamo lavorare come una squadra, perché vince chi ha la squadra migliore - ha concluso Todt con una metafora sportiva -.
Abbiamo davanti una montagna e dobbiamo fare un bel piano di battaglia per scalarla tutti insieme e arrivare all'obiettivo di ridurre il numero delle vittime. Sappiamo come si fa".
"Il rispetto delle regole, anche nel caso del codice della strada, è sovente percepito come qualcosa di inutile, quasi fastidioso, quindi che si possa violare senza problemi o conseguenze. Ma è dal rispetto delle regole che la sicurezza può essere garantita". A sottolinearlo la sindaca Chiara Appendino, nel suo intervento al Consiglio comunale straordinario dedicato alle vittime della strada.
"Bisogna portare avanti politiche coraggiose, con una visione futura, anche se magari non portano consenso nell'immediato e noi questo coraggio ce l'abbiamo".
La prima cittadina si è detta "orgogliosa che questo Comune in modo compatto e unanime, al di là degli schieramenti politici, abbia voluto essere la prima città a dedicare un Consiglio aperto alle vittime della strada. Non è un punto d'arrivo ma di partenza", ha aggiunto precisando che "è un problema complesso che riguarda molti ambiti di intervento". Per la sindaca "la politica comunale, regionale e statale può incidere molto sulla sicurezza stradale ma bisogna incentivare una mobilità diversa e consapevole. Serve un cambio di paradigma e credo che la società sia matura".
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