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TORINO. Export: Sace, rischio di un effetto Trump ma il Piemonte può crescere

TORINO. Export: Sace, rischio di un effetto Trump ma il Piemonte può crescere

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Il rischio di un effetto Trump sui mercati internazionali è reale, ma le imprese piemontesi hanno capacità di reagire e possono continuare a crescere.

Devono però scegliere i mercati giusti e diversificare gli investimenti. Emirati Arabi in Medio Oriente, Cina e Corea del Sud in Asia, Stati Uniti e Messico in America, Repubblica Ceca e Polonia in Europa i     Paesi su cui puntare. Più rischiose Russia e Grecia. E' il messaggio di Sace e Simest, specializzate nel sostegno all'internazionalizzazione, che hanno presentato alle imprese piemontesi l'ultimo Rapporto sull'export durante il convegno 'RE-action. Export Calling'. All'incontro - organizzato con l'Unione Industriale di Torino - sono intervenute aziende come Icona, B&W Spig e Osai Automation Systems.

"Le aziende piemontesi dimostrano propensione a sviluppare processi di internazionalizzazione sempre più evoluti. Con Simest siamo pronti a sostenerle in questo percorso ponendoci come punto di riferimento unico", spiega Alessandro Decio, a.d. di Sace.

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