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TORINO. Montanari, miglioreremo progetto Parco Michelotti

"Non sono mai entusiasta quando uno spazio pubblico non viene gestito dal pubblico, ma sull'area ci siamo trovati un progetto già in essere, che non ci sentiamo di buttar via". Così il vicesindaco di Torino, Guido Montanari, sul progetto di riqualificazione del Parco Michelotti illustrato oggi in Commissione dai vertici di Zoom Torino, la società che si è aggiudicata il bando della Città di Torino per la concessione trentennale dell'area che fino al 1987 ospitava uno zoo. "Lavoreremo per migliorare la qualità degli spazi pubblici, per accelerare i tempi burocratici che garantire che il profitto - sottolinea Montanari - non vada contro gli interessi collettivi, seguendo un percorso concordato e partecipato". Il progetto prevede la realizzazione di un parco ambientale con una 'children farm' con gli animali delle fattorie di tutto il mondo e una 'biosfera' che riprodurrà un ecosistema del Rio delle Amazzoni. Alcuni consiglieri del M5S hanno avanzato osservazioni e richieste di approfondimento, mentre i consiglieri Enzo Lavolta (PD) e Fabrizio Ricca (Lega) si sono augurati che i lavori possano iniziare quanto prima. In concomitanza con la Commissione, il Coordinamento No Zoo ha inviato una diffida legale dal portare a compimento la privatizzazione del Parco Michelotti a favore di Zoom.
Polemico con il Pd il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Alberto Unia. "Oggi il consigliere comunale Lavolta, durante la commissione lavoro di presentazione del progetto di Zoom sul parco Michelotti, ha definito 'fanatismo irrazionale' il lavoro dei comitati di cittadini che da 2 anni si battono per una visione diversa dell'utilizzo del parco - sostiene l'esponente pentastellato -. Ritengo assolutamente irrispettoso sminuire il lavoro e l'impegno di persone che si interessano al bene pubblico".
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