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TORINO. Salone del Libro: edizione 2015, tre indagati per 'ritardo' gara

TORINO. Salone del Libro: edizione 2015, tre indagati per 'ritardo' gara

Salone del libro

Ci fu ritardo volontario nell'affidamento dell'edizione 2015 del Salone del Libro di Torino, con l'obiettivo di favorire la società francese Gl Events. Questa l'ipotesi su cui sta lavorando la procura nel filone di indagine in cui oggi è stato interrogato il vicepresidente della Fondazione, Roberto Moisio, che oggi si è dimesso formalmente dall'incarico.

Il pm Gianfranco Colace procede per "turbativa del procedimento di scelta del contraente" e, oltre alla posizione di Moisio, sta vagliando quella dell'ex assessore comunale alla cultura Maurizio Braccialarghe e quella di Rolando Picchioni, ex presidente della Fondazione.

Nel marzo del 2015, Gl Events - proprietaria dei locali del Lingotto - firmò un contratto di affitto di tre anni per 1,2 milioni e ottenne a trattativa diretta l'organizzazione della buchmesse del 2015. La Fondazione ottenne il 15% sui biglietti venduti. Gli inquirenti ritengono che l'operazione fu svantaggiosa per l'ente.

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