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TORINO. Eurofidi: Rete Imprese, gravi ripercussioni su pmi

"La nostra preoccupazione è rivolta al futuro degli oltre duecento dipendenti e all'impatto sulle pmi del Piemonte. Ci sono 57.760 imprese associate a Eurofidi di cui circa il 40% piemontesi per circa 2 miliardi e 600 milioni di garanzie in essere totali. Esprimiamo anche preoccupazione per le ricadute d'immagine sul sistema dei confidi associativi che sono a capitale totalmente provato e, nonostante le difficoltà, rimangono solidi e hanno garantito in questi anni l'accesso al credito di migliaia di micro e piccole imprese". Lo afferma Filippo Provenzano, segretario protempore Rete Imprese Italia Piemonte. Secondo Provenzano "è mancata la volontà politica di affrontare il problema per tempo insieme a tutti gli attori interessati del sistema (Confidi e organizzazioni imprenditoriali) e ha prevalso una logica da azienda partecipata". Rete Imprese Italia Piemonte chiede che si proceda "celermente attuando quanto previsto dal collegato alla legge finanziaria regionale: ridefinizione del Fondo di riassicurazione delle pmi, varo di una nuova tranched - cover per le pmi, creazione di un sistema con al centro la Nuova Finpiemonte che valorizzi il ruolo dei Confidi esistenti." "Ipotesi, come quelle circolanti sui mezzi di informazioni, relative alla creazione di newco e/o bad company - conclude Provenzano - devono essere attentamente valutate evitando di scaricare sulle spalle della collettività piemontese un onere tutt'altro che irrilevante e comunque devono essere valutare nell'ambito di un'analisi complessiva del sistema delle garanzie. Occorrerà monitorare con attenzione l'attività svolta in sede di liquidazione affinché le iniziative intraprese non si riverberino negativamente sulle imprese garantite"
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