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18 Agosto 2016 - 17:09
Raffaele Bianco
Contro la presa di posizione del cda di Ativa, che dopo il mancato rinnovo della concessione in scadenza ha annunciato l'intensione di revocare dal primo settembre gli abbonamenti alla tangenziale di Torino, si schiera una compagine politica trasversale che spazia dal Pd a Forza Italia.
Il parlamentare Stefano Esposito (Pd), vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato, aveva parlato di "una sorta di vendetta" dell'attuale concessionaria, annunciando la richiesta di "un'immediata diffida" e di una "gestione in amministrazione controllata per i prossimi 18 mesi", pari alla durata della proroga tecnica che è stata concessa ad Ativa per predisporre il bando della messa a gara della concessione.
"Minacciare la cancellazione dell'abbonamento, che interessa 30 mila utenti - rimarca il consigliere regionale Pd Antonio Ferrentino - è una risposta arrogante e antistorica.
Il 7 settembre Ativa sarà audita dalla II Commissione, ma prima di allora la Città metropolitana di Torino e la Regione Piemonte dovranno fare ogni sforzo perché Ativa ritiri i propositi ricattatori".
Anche il vicepresidente del Pd di Torino, Raffaele Bianco, chiede "un reale impegno del sindaco Chiara Appendino e del consigliere in quota al Comune di Torino per scongiurare questo improvviso balzello" ai danni dei pendolari torinesi.
Sul fronte azzurro il capogruppo di Forza Italia al Comune di Torino, Osvaldo Napoli, afferma che "la politica della mobilità rischia di trasformarsi in politica dell'immobilità, accentuando l'isolamento dei nostri territori". Come si ricaverebbe, dice, anche da altre due decisioni: quella di Ryanair "di investire 1 miliardo in Italia ignorando completamente Torino" e quella di Ntv "di sopprimere gli abbonamenti sull'Alta capacità per i pendolari della Torino- Milano".
"Comune e Regione - sostiene l'azzurro - non hanno dato il benché minimo segno di attivismo su tre questioni che riguardano la vita di migliaia di persone e impattano in modo pesante sulla spesa delle famiglie. Paventare il progressivo isolamento del territorio non serve a niente se non si mettono in campo iniziative forti".
La concessione di Ativa scade il 31 agosto per cui, concludono i politici in modo bipartisan, "è necessario agire tempestivamente".
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