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TORINO. Assalti a bancomat con esplosivi, 13 colpi in pochi mesi

TORINO. Assalti a bancomat con esplosivi, 13 colpi in pochi mesi

carabinieri (foto d'archivio)

Sono originarie della provincia di Foggia le due persone arrestate dai carabinieri nel Torinese perché sospettate di fare parte di una banda che dava l'assalto ai bancomat con arieti ed esplosivi. Antonio Cataldo e Leone Adriano, di 37 e 30 anni, entrambi domiciliati a Rivalta Torinese, sono stati fermati venerdì scorso; il provvedimento è già stato convalidato dal tribunale subalpino.

"Siamo dovuti intervenire subito - ha spiegato Luca Mariano, comandante della Compagnia di Rivoli dell'Arma - per interrompere un'attività che era particolarmente pericolosa, visto l'uso di esplosivi in luoghi abitati".

L'indagine riguarda tredici 'colpi' commessi a partire dallo scorso 24 aprile a Torino, nel circondario e in un caso anche a Genova. Un video girato dalle telecamere di sicurezza, recuperato dai carabinieri, dimostra l'abilità e la velocità dei rapinatori. Forzavano con un attrezzo la fessura di erogazione delle banconote, attraverso la quale infilavano una 'marmotta' (così viene soprannominata in gergo) di esplosivo, poi sfondavano la porta di ingresso adiacente allo sportello. In qualche caso l'azione non è riuscita perché il bancomat era protetto da un dispositivo, chiamato 'gabbia', che anche in caso di scoppio non consente l'apertura completa dei cassetti con il denaro. L'ondata di rapine, comunque, ha fruttato - secondo una stima - oltre 150 mila euro, che non sono ancora stati recuperati. "L'esplosivo - osserva un investigatore - era una miscela di acetone e polvere pirica che, con qualche cognizione di chimica, si poteva produrre artigianalmente a casa".

Sui due pugliesi, che sono già conosciuti dalle forze dell'ordine, si è cominciato a indagare dopo una segnalazione dei carabinieri di Pinerolo. Quanto ai complici (uno o a volte due) la caccia è aperta.

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