Cerca

VERCELLI. I numeri dei profughi della bassa: il primato va a Cigliano

Sono poco meno di 600 i profughi accolti nel territorio della provincia di Vercelli. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Interno i richiedenti asilo sono 587, distribuiti su 16  sedici degli 86 comuni totali della Provincia. In sostanza si parla di una città ogni dieci.

A detenere il primato per maggior numero di migranti, dopo il capoluogo vercellese che ne ospita 94, ad accoglierne il maggior numero è Cigliano. Con 4.570 abitanti, il comune del sindaco Anna Rigazio ne ha 49. Una percentuale del 328,88 per cento superiore alla media del cosiddetto piano Alfano, che fissa all’11,42 la percentuale di stranieri giusta da accogliere nel territorio ciglianese.

Ben al di sopra della media è la situazione di Saluggia, dove i 45 profughi del Tamburelli sono l’1,113 per cento rispetto alla popolazione di 4.042 persone. I canoni del piano previsti dal Viminale fissano la quota massima al 10,10 per cento, mentre il comune di Firmino Barberis la supera di ben 345,32 per cento.

Qui la convivenza con i saluggesi è garantita grazie all’associazione italo - marocchina Dar Essalam, a sostegno dell’integrazione degli immigrati e dello sviluppo di una società multietnica.

tabella profughi

Subito dopo si piazza Crescentino. Qui i richiedenti asilo sono attualmente 36 su una popolazione che conta 7.786 anime. Ma qui, lo abbiamo visto, i numeri sono destinati ad aumentare. Entro la fine di questa settimana, la prossima al massimo, ne giungeranno in città altri 12. Il totale arriverà così a 48. E se già così le cifre superano abbondantemente quelle previste dal ministro Angelino Alfano - con una media di rifugiati che dovrebbe essere del 19,69 per cento, ma che invece tocca gli 82,78 - i dati saranno costretti sicuramente ad aumentare. Questo nonostante le proteste dei cittadini, ma soprattutto dell’amministrazione comunale. Qui, il sindaco Fabrizio Greppi e la sua Giunta stanno combattendo con le unghie e con i denti la politica di accoglienza varata dal Governo, che consente soprattutto ai privati di affittare gli immobili di loro proprietà alle cooperative che gestiscono l’accoglienza degli extracomunitari. Prova ne sono lo sciopero della fame, qualche mese fa, dell’assessore Pippo Arlotta, e quella che sta portando avanti in questi giorni il vice sindaco Carmine Speranza.

Ben diversa, a pochi chilometri di distanza, la situazione a Trino. Su 7.265 abitanti, solo un nucleo famigliare composto da quattro persone ha trovato ospitalità, e senza problemi, nel comune di Alessandro Portinaro. Con una percentuale di - 77,97 per cento, si tratta del rapporto più basso dei comuni della bassa vercellese.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori