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14 Luglio 2016 - 10:55
Michele Buoninconti
Michele Buoninconti e i suoi familiari non potranno vedere i quattro figli di lui e della moglie Elena Ceste, la casalinga di Costigliole d'Asti per il cui omicidio l'uomo è stato condannato in primo grado a 30 anni di carcere. Lo hanno stabilito i giudici della Corte d'appello di Torino, che hanno rigettato il ricorso presentato dai legali dell'uomo contro il divieto imposto dal tribunale. I ragazzini, tutti minorenni, restano affidati ai nonni materni, decisione su cui non è stato presentato alcun ricorso. "Siamo soddisfatti", dichiara Deborah Abate Zaro, uno dei legali della famiglia di Elena Ceste, uccisa nel gennaio 2014.
"La Corte - ha commentato Ursula Pane, legale di Boninconti - è stata condizionata dalla sentenza di condanna di primo grado". "Il giudice - ha invece affermato l'avvocato di parte civile della famiglia Ceste, Deborah Abate Zaro - ha accolto la nostra tesi e il decreto emesso è a tutela dei minori". La richiesta della decadenza della responsabilità genitoriale era stata avanzata dal pm Laura Deodato, che nel processo per la morte di Elena Ceste aveva chiesto la condanna all'ergastolo del marito.
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