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04 Luglio 2016 - 18:37
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Cresce il carico fiscale sulla motorizzazione: nel 2015 - sostiene Anfia, l'associazione della filiera dell'industria automobilistica italiana - è salito a 71,9 miliardi di euro, con un incremento dello 0,5% rispetto al 2014. Ma la quota complessiva del gettito fiscale proveniente dall'automotive è scesa dal 16,8% al 16%.
Il gettito derivante dall'utilizzo dell'auto nel 2015 resta la voce più rilevante, l'81% sul totale del comparto, per un valore di 58,2 miliardi di euro, -0,8% rispetto al 2014.
"La ripresa del mercato auto - commenta Aurelio Nervo, presidente di Anfia - non poteva che far lievitare ulteriormente il prelievo fiscale: da Iva e Ipt (imposta provinciale di trascrizione, ndr) per l'acquisto di auto gli introiti sono cresciuti, rispettivamente, del 13,6% e dell'11,2%. La percentuale del gettito complessivo sul Pil è del 4,4% contro una media europea del 3,4%".
Per Anfia "i tempi sono maturi per una revisione della fiscalità in chiave ambientale: nella Ue 20 paesi già applicano forme di tassazione in funzione delle emissioni di CO2. Bisogna favorire la diffusione dei veicoli ecologici e l'abbattimento dei costi di utilizzo del veicolo, secondo la logica 'Pay as you drive', garantita dalla telematica applicata ai trasporti".
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