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29 Giugno 2016 - 12:12
E' morto nella notte il giornalista Gianfranco Bianco, uno dei volti più popolari della Rai in Piemonte. In pensione da un anno, aveva 64 anni.
A dare notizia della morte di Bianco, che dal 2013 lottava contro un tumore, il notiziario mattutino di Radiouno, durante il quale il collega Michele Ruggiero lo ha ricordato come "il volto e la voce che meglio hanno saputo rappresentare il Piemonte".
Originario di Fossano (Cuneo), Bianco aveva mosso i primi passi a la Fedeltà, all'epoca diretto dallo zio, don Giorgio Martina. "Zio Giorgio mi ha fatto fare un cursus honorum esigentissimo: ho scritto molti articoli, che io consideravo bellissimi, invariabilmente destinati al cestino", raccontava Bianco in una intervista rilasciata lo scorso anno proprio allo storico settimanale diocesano. Poi la chiamata alla Gazzetta del Popolo, come corrispondente da Fossano e poi come responsabile della redazione di Cuneo. Un anno dopo il fallimento del quotidiano, nel 1982, l'approdo in Rai: "Ho iniziato con il Giornale radio - raccontava - poi via via ho cominciato ad occuparmi dei servizi del Telegiornale e infine a condurlo".
La notorietà arriva proprio con la conduzione del Tg3 regionale, anche se Bianco - immancabile cappellino con la visiera - non ha mai rinunciato a raccontare il suo Piemonte con servizi dal territorio. Nel 1999 è a Seul, in Corea, quando vengono assegnate a Torino le Olimpiadi invernali del 2006, che ha seguito - diceva - "sentendomi molto coinvolto".
Prima della pensione, sognava di avviare una corrispondenza per la Rai da Buenos Aires, dove negli ultimi anni trascorreva tutto il suo tempo libero. E ci era quasi riuscito: "al momento dell'elezione di Papa Francesco, ero in vacanza in America Latina, unico giornalista Rai in quei luoghi - riferisce Bianco nell'intervista a la Fedeltà -. Realizzai diversi servizi che andarono in onda su tutte le reti Rai. Quando tornai in Italia, mi chiamò il direttore generale a Roma per annunciarmi che la Rai aveva intenzione di aprire una corrispondenza in America Latina, a Buenos Aires, e di assegnarla a me. Accettai concordando di iniziare nell'autunno. A luglio mi è stato diagnosticato un tumore alle vie bronchiali. E il progetto è saltato...".
Sarebbe stata l'ultima tappa della lunga carriera di Gianfranco Bianco, che ha affrontato la malattia con grande forza di volontà, al punto da tornare, nel 2014, a condurre in diretta il Concerto di Ferragosto dalla sua provincia di Cuneo.
Negli ultimi mesi lavorava ad un libro su alcuni insegnanti della provincia di Cuneo "che sono stati - spiegava - veri e propri maestri di vita". Resterà soltanto un progetto. "E' andata così, Dio vede e provvede", come diceva spesso Bianco.
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