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25 Giugno 2016 - 12:47
E' stato scarcerato, dopo la convalida dell'arresto, uno degli 11 No Tav finiti in carcere martedì scorso nell'ambito dell'inchiesta sull'assalto al cantiere di Chiomonte del giugno 2015. Nei confronti di Vincenzo Pellicanò, a casa del quale era stati trovati gli indumenti utilizzati nell'assalto alle recinzioni del cantiere, il gip del tribunale di Torino non ha adottato ulteriori misure cautelari.
"Adesso è il momento di riflettere sulla decisione di applicare misure così restrittive", commenta la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Francesca Frediani, esprimendo "grande sollievo" per la notizia.
Il movimento No Tav, intanto, ribadisce in una nota "il pieno appoggio a tutte le persone colpite" dalle misure restrittive "sostenendo i percorsi che si aprono e che si apriranno, qualunque essi siano. E' un'occasione per ribaltare il modus operandi di una Procura politicizzata esplicitamente contro i No Tav".
Nell'ambito dell'indagine, un attivista No Tav si è sottratto ai domiciliari ed è ora ricercato. Un altro, pur essendo ai domiciliari, martedì scorso è uscito di casa per partecipare ad una assemblea No Tav, mentre Nicoletta Dosio, storica leader del movimento che si oppone alla nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità, si sta rifiutando di assolvere l'obbligo di firma a cui è stata sottoposta.
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