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TORINO. Sanità: Saitta, su Molinette qualcuno fa sciacallaggio

TORINO. Sanità: Saitta, su Molinette qualcuno fa sciacallaggio

Antonio Saitta

"In questi giorni qualcuno sta cercando di spaventare gli abitanti della zona delle Molinette diffondendo una grande falsità: dicono che con la realizzazione del Parco della Salute, le Molinette e gli altri ospedali (S. Anna, Regina Margherita, CTO), verranno chiusi". Così l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta che chiarisce: "Il Parco della Salute che sorgerà nell'are ex Fiat Avio (quindi a poca distanza dalle attuali Molinette e in una zona ben servita dai mezzi pubblici), ospiterà un nuovo e moderno ospedale con 1.040 posti letto dove si concentreranno le alte complessità oggi presenti alle Molinette, Regina Margherita S. Anna e CTO, ma non solo: il nuovo Parco della Salute diventerà polo universitario, della ricerca e della didattica ed incubatore d'impresa per il settore collegato alla medicina". Ma "l'edificio dell'attuale CTO, ristrutturato e ammodernato, sarà un importante ospedale con più 500 posti letto e garantirà tutti i servizi ospedalieri", sottolinea Saitta. "Quindi - aggiunge - il territorio intorno alle attuali Molinette non sarà certo abbandonato, ma potrà contare su una grande struttura ospedaliera all'avanguardia in grado di offrire all'utenza migliori servizi sanitari rispetto a quelli che oggi sono dislocati nei diversi ospedali. Grazie a Piero Fassino, che sin dall'inizio ha sostenuto il progetto della Regione - osserva l'assessore - nei prossimi anni sarà avviata un'importante riqualificazione della struttura delle Molinette". Saitta sostiene sia "grave quindi, che qualcuno strumentalizzi le preoccupazioni dei cittadini e diffonda allarmi infondati utilizzando i giorni della campagna elettorale per eleggere il Sindaco della città. È bene aver chiaro invece che non realizzare il Parco della Salute metterebbe a rischio il futuro delle Molinette". "Con Sergio Chiamparino e Piero Fassino -conclude Saitta - abbiamo deciso di affrontare con determinazione questa sfida, per realizzare a Torino una grande infrastruttura sanitaria e non solo, in grado di reggere il passo con quella che sorgerà a Milano nell'area dell'Expo. L'edilizia sanitaria è materia di competenza della Regione e non ci faremo bloccare da chi non vuole fare nulla o da chi si illude di tornare a progetti vecchi, superati e che ci farebbero perdere i finanziamenti nazionali".
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