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DOMODOSSOLA. Migranti: due sindaci della Val d'Ossola dicono no a profughi

DOMODOSSOLA. Migranti: due sindaci della Val d'Ossola dicono no a profughi
Due sindaci dell'Ossola dicono no all'accoglienza dei profughi. I sindaci di Premosello Chiovenda e Ornavasso rispondono così al prefetto del Verbano Cusio Ossola, Igino Olita, che aveva invitato tutti in 76 comuni della provincia ad ospitare piccoli gruppi di profughi. "Premosello Chiovenda non dispone di strutture pubbliche da destinare all'accoglienza di cittadini stranieri - dice Giuseppe Monti, sindaco di Premosello Chiovenda - e inoltre per svariati motivi il paese già accoglie un numero considerevole di stranieri di nazionalità nordafricana e cinese, a seguito della locazione di residenze da parte di privati. Non siamo assolutamente nelle condizioni di ospitare altre persone, una situazione che ha generato e genera anche delle ripercussioni negative sul bilancio del Comune, oltre a sporadici episodi di tensione sociale in occasione di manifestazioni pubbliche, con il conseguente intervento delle forze dell'ordine". Il secondo no arriva da Filippo Cigala Fulgosi, sindaco di Ornavasso: "Il mio compito di sindaco - dice - è quello di non lasciare per strada quei cittadini italiani o stranieri già residenti nel mio comune che quotidianamente e con estremo pudore bussano alla mia porta per chiedere aiuto". Il sindaco sottolinea la profonda disparità sussistente tra i migranti e gli altri bisognosi residenti in Italia: "Mentre per i primi lo Stato garantisce alloggio, cibo, vestiario, prodotti per l'igiene personale e addirittura il pocket money, per i secondi non garantisce assolutamente nulla, lasciando gli stessi in balia degli esigui bilanci comunali (tali a causa delle ingenti riduzioni dei trasferimenti da parte del medesimo Stato) o al buon cuore delle associazioni di carità". 
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