AGGIORNAMENTI
Cerca
20 Aprile 2016 - 18:17
Polizia
Un bidone aspiratutto e due biciclette non sono un gran bottino per un ladro, ma se il ladro in questione ha 9 pagine di precedenti penali allora può scattare anche la custodia cautelare in carcere: ne sa qualcosa Pierluigi M., 47 anni, torinese, sospettato di essere l'autore di una lunga catena di 'colpi' seriali. Le manette sono scattate dopo lunghe indagini della polizia, della polizia ferroviaria e anche della squadra di polizia giudiziaria della procura.
Il curriculum criminale di M., il quale, per il giudice che ha disposto l'arresto, manifesta una "allarmante attitudine a colpire il patrimonio altrui", comincia nel 1990. Nella scheda che lo riguarda, al casellario giudiziale, ci sono 41 voci a suo nome: l'ultima si riferisce a un tentato furto in casa nel 2013.
Negli ultimi tempi, secondo gli investigatori, si sarebbe specializzato soprattutto in asportazioni di biciclette.
Nel procedimento sfociato nel suo arresto è indagato per sei episodi diversi: in due casi si tratta di tentativi di intrufolarsi in box e garage. Il pubblico ministero Andrea Padalino sta studiando la possibilità di chiedere al tribunale di sorveglianza di riconoscerlo "delinquente abituale".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.