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04 Maggio 2016 - 18:34
Baristi, camerieri, cuochi, operatori del comparto pulizia, addetti alle mense, impiegati di agenzie di viaggio, lavoratori dei fast food, operatori del comparto termale e farmacisti incroceranno le braccia venerdì 6 maggio per protestare contro il mancato rinnovo del contratto scaduto in media da tre anni.
La giornata di sciopero, che si svolgerà con presidi e manifestazioni a livello regionale e locale, è stata indetta in tutta Italia dai sindacati di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs, Uiltrasporti. In Piemonte sono circa 80 mila i lavoratori di questi settori.
"I negoziati - spiega il segretario regionale della Fisascat Cisl, Cristiano Montagnini - sono stati sbarrati da contro-piattaforme datoriali con richieste inaccettabili sia sotto il profilo salariale che normativo. I lavoratori hanno diritto al contratto nazionale perché il rinnovo non è un optional ma un bene di prima necessità. A sostegno delle nostre richieste sono in programma manifestazioni e presidi nei principali centri della regione".
A Torino dalle 9.30 si svolgerà un presidio unitario davanti alla sede dell'Epat, in via Massena, con un corteo che arriverà davanti all'Unione Industriale. Ad Alessandria presidio unitario in Piazzetta della Lega, a partire dalle 9,30, a Biella, dalle 10 alle 12 il presidio unitario davanti la sede Esselunga in Largo Cusano - Giardini Zumaglini. A Novara, dalle 9.30 alle 12.30, è previsto un presidio unitario in piazza Cavour.
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