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29 Aprile 2016 - 15:35
Erano entrati in discoteca aggirando i controlli della security: la bravata di 9 ragazzini 'under 16' ora è costata al rappresentante legale dello Chalet, uno dei più noti locali pubblici di Torino, un processo e una condanna a 7.500 euro di ammenda. L'accusa a Felice Marino è, formalmente, di avere organizzato uno spettacolo senza rispettare le prescrizioni dell'autorità. L'episodio il 14 febbraio 2013, quando allo Chalet, per San Valentino, si esibiva una band apprezzata dagli adolescenti. In aula sono stati interrogati i sorveglianti e tutti hanno spiegato che la vigilanza fu organizzata con cura: i 7 ingressi erano presidiati ma non si poteva escludere - è stato spiegato - che "un cliente avesse approfittato di pochi secondi di distrazione per aprire una porta e fare entrare gli amichetti". "Il mio assistito - commenta l'avvocato Alessandro Parrotta - ha fatto il possibile per scongiurare l'evento. Noi puntiamo all'assoluzione.
Ricorreremo in appello, dove confidiamo che verrà fatta giustizia".
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