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TORINO. Istigazione all'antisemitismo, Pezzana vittima in tribunale

TORINO. Istigazione all'antisemitismo, Pezzana vittima in tribunale

Istigazione a delinquere e minacce aggravate dalla finalità di odio razziale verso il popolo ebraico. Sono questi i reati che vedono come "persona offesa" Angelo Pezzana, ex titolare della storica libreria torinese Luxemburg e fondatore dell'Associazione Italia-Israele. Gli imputati, in un processo che oggi ha visto la testimonianza dello stesso Pezzana, sono due, Luigi Giani e Riccardo Sotgia, 51 e 36 anni, chiamati in causa per dei post lasciati su Facebook nel 2014.

"Le cartacce che ospita la sua bottega di merda - si legge in un messaggio attribuito a uno dei due - prenderebbero fuoco molto facilmente. Questi posti andrebbero bruciati con il ratto dentro". Si trattava di commenti a una iniziativa dell'associazione, un presidio con volantinaggio intitolato "Germania nazista anni Trenta - Torino antisemitismo anni Duemila".

Da decenni Pezzana si occupa della questione Israele. Dirige anche un giornale on line, 'Informazione Corretta', dove si analizza il modo in cui i media italiani vedono lo Stato ebraico e il Medio oriente. "Ugo Volli (docente universitario di semiologia - ndr) mi segnalò che su internet circolavano questi messaggi. E' evidente che il ratto ero io, la bottega la libreria". Pezzana ha ricordato un episodio del 1988, quando la Luxemburg, in occasione di un convegno in Regione sullo Stato di Israele, fu il bersaglio di un attentato incendiario. I responsabili non furono individuati.

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