TORINO. Bus Catalogna: arcivescovo Torino,Serena esempio per giovani
24 Marzo 2016 - 16:00
Gran Madre
La testimonianza "carica di entusiasmo e di speranza" di Serena Saracino, la studentessa torinese morta nell'incidente di Terragona, in Spagna, "sia di esempio a tanti altri giovani nel perseguire traguardi positivi per se stessi e per il bene comune della nostra società". Lo ha detto l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, nell'omelia per i funerali della giovane, che lunedì avrebbe compiuto 23 anni. In chiesa, insieme con il sindaco di Torino Piero Fassino, anche il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, e il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus. "Sono certo che i suoi sogni infranti di giovane e le aspettative sul suo futuro che stava costruendo con impegno e determinazione nello studio e nelle amicizie - ha sottolineato monsignor Nosiglia - in vista di una professione così prossima alle necessità della gente come è il lavoro di farmacista, non andranno perduti, perché tutte le nostre opere e i desideri di bene ci seguiranno anche nella vita futura e faranno parte della nostra gioia di sempre”.
Serena Saracino, la studentessa torinese morta nell'incidente di Terragona, in Spagna, era "grande amica" di Annalisa Riba, che nello schianto del bus è rimasta ferita. A dirlo al termine dei funerali della giovane è Edoardo Riba, il fratello 23enne di Annalisa. La giovane sta per atterrare all'aeroporto di Caselle con un Falcon dell'Aeronautica Militare per poi raggiungere in ambulanza l'ospedale Cto di Torino. "Annalisa e Serena erano grandi amiche - sottolinea Edoardo Riba - e io sono qui per ribadirlo e per portare il mio conforto alla famiglia Saracino". Per partecipare ai funerali il giovane è rientrato da Lubiana, capitale della Repubblica Slovena dove sta facendo l'Erasmus. In chiesa, accanto ai genitori e ai parenti, hanno partecipato ai funerali numerosi giovani, amici e compagni di studi di Serena. "Ci Sere. Chissà se per questo sei diventata rossa come per le interrogazioni - ha detto dall'altare della Gran Madre una compagna delle elementari -. Ti ricorderemo con la frangetta, felice e giudiziosa. A noi piace ricordarti con il tuo sguardo pieno di sogni”.
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