Cerca

TORINO. Beni culturali: riaprono dopo 30 anni Giardini Reali Torino

TORINO. Beni culturali: riaprono dopo 30 anni Giardini Reali Torino

Riaprono a Torino, dopo 30 anni, i Giardini Reali, lo spazio verde che fa parte dei Musei Reali.

All'indomani del riconoscimento dell'Unesco del Parco del Po, viene così "restituito alla città un pezzo del suo territorio", sottolinea il sindaco Piero Fassino, secondo cui "tutte le istituzioni, nazionali e locali, hanno ormai colto l'importanza del rinnovamento e dello sviluppo del patrimonio artistico e ambientale".

I Giardini resteranno aperti, a titolo gratuito, per una decina di giorni. Poi verranno di nuovo chiusi in parte per permettere la seconda fase dei lavori, che termineranno a giugno.

I Giardini entrano a far parte dei Musei Reali, ma saranno anche visitabili in modo autonomo, con un biglietto ridotto di 2 euro. L'intervento, costato 1,5 milioni di euro, è stato finanziato dalla Regione Piemonte tramite i fondi Fesr. "Un nuovo tassello per il pacchetto turistico piemontese a cui stiamo lavorando", ha detto l'assessore alla Cultura della Regione Piemonte, Antonella Parigi. 

La riapertura dei Giardini Reali di Torino a Pasquetta, il prossimo 28 marzo, con una grande festa aperta alla città a cura della Fondazione Teatro Ragazzi che per l'occasione presenta diverse iniziative tra concerti, spettacoli e una speciale 'Caccia alle uova di Pasqua'. Si tratta di un gioco di compagnia di tradizione anglosassone, destinato alle famiglie, ma anche agli adulti con voglia di giocare, che ha come protagonista il Coniglio Bianco, accompagnato da alcuni personaggi delle fiabe, che porta il pubblico alla ricerca di centinaia di uova pasquali.

In questo primo periodo di apertura dei Giardini Reali viene reso disponibile al pubblico il nucleo più antico a nord di Palazzo reale, con i suoi alti platani e le grandi aiuole. Dal 3 aprile verranno restaurate le altre parti nonché le varie statue e i grandi vasi distribuiti su tutti i viali. Nel complesso verde ci sono due fontane, la Fontana dei Tritoni e una di nuova costruzione, realizzata con pietra nera sabbiata di Frabosa Soprana (Cuneo) 'avanzata' dai lavori di restauro delle colonne della Cappella delle Sindone. Una fontana dalla linea piuttosto fredda e moderna che pare non sia piaciuta a buona parte del pubblico e dei tecnici che l'hanno vista oggi in anteprima.

Neppure alla nuova direttrice dei Musei Reali, Enrica Pagella, che comunque ha sottolineato come "le fontane e i giochi d'acqua siano sempre elementi arricchenti".

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori