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14 Marzo 2016 - 16:42
Per aiutare chi è senza lavoro a a crearselo, in Piemonte vengono messi in campo oltre 12 milioni di euro allo scopo di garantire l'accesso al credito ai soggetti non bancabili che intendano avviare un'attività in proprio.
L'iniziativa, unica in Italia, prosegue un'attività già sperimentata con successo negli ultimi anni. Oggi l'esperienza viene confermata con la firma di un'intesa fra Regione Piemonte, Compagnia di Sanpaolo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Confcommercio e Fondazione Don Operti.
Viene creato un fondo regionale per il microcredito di 4 milioni e 384 mila euro, che permetterà alle banche di erogare una somma tripla. La Regione mette in campo 2,1 milioni, la Compagnia di Sanpaolo 1 milione, la Fondazione Crc 300 mila euro, Unioncamere 630 mila, il gruppo consiliare M5s 354 mila. A ogni beneficiario andrà una somma fra tremila e 25 mila euro.
Il progetto prevede anche un'attività di accompagnamento, dalla messa a punto del business plan alla valutazione dei rischi. Il tutoraggio proseguirà anche dopo l'avvio dell'impresa, per assicurarne la buona riuscita. Le domande al momento sono oltre 3.500, e 200 sono state già finanziate nel passato.
Dal 2016 lo strumento viene esteso anche alle imprese costituite da non più di 36 mesi e che non sono riuscite a decollare, e ai lavoratori autonomi. E c'è la novità che i selezionatori punteranno a privilegiare le iniziative in ambito culturale e creativo.
Una rete di istituzioni no profit coordinata dalla Fondazione Operti, e un'associazione temporanea di scopo coordinata da Confcommercio che coinvolge otto associazioni datoriali piemontesi, forniranno l'accompagnamento mettendo in campo ex dirigenti di azienda o di banca quali volontari.
"Il Piemonte - rimarca l'assessore al Lavoro, Gianna Pentenero - è una delle Regioni più attive sul microcredito.
Fornire credito a soggetti che ne sarebbero esclusi, può trasformare dei disoccupati in imprenditori.
"Il protocollo - osserva il presidente della Compagnia di Sanpaolo, Luca Remmert - rinnova un'esperienza da noi avviata nel 2003. Siamo contenti di avere modificato il nostro progetto iniziale per farlo convergere su questo, una iniziativa di ampiezza e profondità tali che in Italia non hanno uguali".
"Non siamo in presenza di una mera operazione finanziaria o assistenzialistica - sottolinea la presidente della Fondazione Operti, Mariella Enoc - ma di un fattore per il superamento responsabile del disagio".
E le associazioni datoriali, conclude la presidente di Confcommercio Piemonte Maria Luisa Coppa, "svolgeranno un ruolo fondamentale attraverso le loro competenze specialistiche nell'assistenza alle piccole e medie imprese".
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