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01 Marzo 2016 - 14:24
Consiglio regionale piemonte
Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato all'unanimità il Piano Amianto da 30 milioni proposto dalla Giunta Chiamparino. Il provvedimento prevede la bonifica di scuole, edifici pubblici, e 'polverino', oltre alla erogazione di contributi per la raccolta dei rifiuti contenti amianto, e in favore delle Atc per il censimento della presenza di amianto negli edifici sotto la loro gestione.
"La Regione - commentano gli assessori all'Ambiente, Alberto Valmaggia, e alla Sanità, Antonio Saitta - si dota di uno strumento fondamentale per affrontare in maniera organica e complessiva uno dei principali problemi ambientali che affliggono il nostro territorio e la salute dei cittadini".
"Con il Piano si avvia una strategia tesa a ridurre in modo deciso l'impatto nocivo dell'amianto - aggiungono - attraverso misure che vanno dalle bonifiche alla mappatura, dallo smaltimento in sicurezza agli interventi in ambito sanitario, informativo e formativo".
Le azioni previste nel Piano spaziano dal completamento della mappatura dell'amianto di origine naturale e antropica alla bonifica dei siti di interesse nazionale di Casale Monferrato e Corio-Balangero, dallo smaltimento dei rifiuti che contengono amianto individuando nuovi siti di stoccaggio o metodi alternativi, allo sviluppo dell'attività sanitaria del centro per la lotta al mesotelioma.
E ancora, dall'informazione dei cittadini attraverso appositi sportelli comunali, alla formazione di nuovi tecnici.
Dal 2016 al 2020 sono previsti 15 milioni di euro per la bonifica, ritenuta obiettivo primario, degli edifici scolastici.
Altri 5 milioni sono destinati alla bonifica degli edifici pubblici, 2,5 milioni per la raccolta dei rifiuti contenenti amianto, 2 milioni alle Atc e 500 mila euro per la bonifica dal 'polverino' di amianto all'esterno dell'area di interesse nazionale di Casale Monferrato e Corio-Balangero, che godono di contributi nazionali per la bonifica al loro interno.
Nel dibattito che ha preceduto il via libera il Movimento 5 Stelle, che pure ha contribuito al testo finale con emendamenti che sono stati accolti, ha insistito sulla necessità di avere maggiori risorse e di puntare sulla ricerca e sperimentazioni di metodi alternativi di smaltimento. Forza Italia ha sostenuto che "un piano degno di questo nome individuerebbe una discarica per l'amianto in ogni provincia", mentre quello che è stato presentato dalla Giunta "è poco coraggioso e si limita alla retorica".
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