Cerca

VERCELLI. Anziani e disabili maltrattati, educatrice scagionata

VERCELLI. Anziani e disabili maltrattati, educatrice scagionata

"In occasione degli episodi di maltrattamento contestati inizialmente nei capi d'imputazione, la mia assistita era a casa per malattia. O se era presente alla Consolata, non era nel reparto in cui avvenivano le violenze". A dirlo è Roberto Scheda, il difensore di Barbara Ciadamidaro, una delle 18 persone arrestate durante il blitz di venerdì alla residenza socio assistenziale La Consolata di Borgo D'Ale (Vercelli).

L'educatrice, a quanto dichiarato dalla questura vercellese, è stata vittima di un errore di identificazione ed è risultata totalmente estranea ai fatti. Due giorni fa è stata revocata la misura cautelare degli arresti domiciliari. "La mia assistita - continua Scheda - era addetta ad altri reparti, e nei giorni dei maltrattamenti abbiamo verificato che era in malattia o di riposo. Bisogna dare atto alla professionalità e al valore umano di giudice e pm, che hanno verificato le circostanze, e alla polizia che ha chiesto scusa alla donna".

Il legale valuterà eventuali richieste di risarcimento per chi ha appannato l'immagine della donna e dei suoi parenti sui social network.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori