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23 Febbraio 2016 - 16:48
Gli usurai prestavano soldi anche a ludopatici
Definire a livello nazionale "un ampio elenco dei luoghi sensibili e distanze rigorose entro cui non possano esserci locali per giochi d'azzardo e scommesse, prevedendo norme che valgano per tutte le aziende, non solo per le nuove aperture, dando agli imprenditori un periodo di tempo per adeguarsi". È la richiesta della consigliera comunale Fosca Nomis, presidente della Commissione Legalità del Comune di Torino, dove questa mattina è stato ascoltato Giulio Marotta, responsabile dell'Osservatorio parlamentare di Avviso Pubblico, l'associazione di Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie.
Marotta, che ha osservato come manchi una normativa comunitaria specifica, ha ricordato che pur essendoci stati in Italia diversi interventi legislativi, ai quali su sono aggiunti interventi normativi degli Enti Locali, manca ancora una normativa chiara e unitaria. "Chiederò quindi al presidente nazionale di Anci Piero Fassino - ha annunciato la consigliera Nomis - di intervenire, soprattutto in vista delle Linee guide sul gioco d'azzardo che la Conferenza Stato, Città e Autonomie Locali dovrebbe emanare entro il 30 aprile 2016, come previsto dalla legge di Stabilità".
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