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TORINO. Auto: Anfia, buon debutto per mercato nel 2016

TORINO. Auto: Anfia, buon debutto per mercato nel 2016

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"Il 2016 apre in positivo per l'auto in Italia, nonostante il mese di gennaio abbia contato un giorno lavorativo in meno (19 giorni contro i 20 di un anno fa) rispetto a gennaio 2015, mese, quest'ultimo, in cui si registrava la prima crescita a doppia cifra da marzo 2010". Lo dichiara Aurelio Nervo, presidente dell'Anfia, in una nota nella quale ricorda che "i volumi del primo mese del 2016 sono ancora lontani dai livelli precrisi: a gennaio 2007 le unità immatricolate erano 250.311".

"Dall'analisi delle immatricolazioni per alimentazione - prosegue Nervo - emergono, a gennaio 2016, cali tendenziali significativi per le vetture a gas (-27,4% per il metano e - 27,8% per il Gpl), in parte dovuti al confronto con un gennaio 2015 in cui avevano registrato, invece, un incremento, proseguito poi per tutto il primo quadrimestre. E' poi cominciato un trend discendente, con un calo di mercato del 6,5% a fine 2015. Può aver inciso su questa dinamica la diminuzione dei prezzi dei carburanti tradizionali, del 10% per la benzina e del 13% per il gasolio. Ricordiamo che le vetture a metano e a Gpl danno un contributo importante all'abbattimento delle emissioni inquinanti, tema quanto mai attuale in riferimento all'emergenza smog. Oltre al vantaggio ambientale, esiste anche un vantaggio economico e occupazionale: l'Italia è leader nel mondo grazie ad una filiera di imprese di produzione di impianti, veicoli, distribuzione e manutenzione. Grazie al contributo delle vendite di veicoli a gas, l'Italia vanta il primato di essere il Paese in Europa con la quota maggiore di vetture a trazione alternativa, davanti all'Olanda".

"A questo proposito - conclude il presidente dell'Anfia - riteniamo importante stimolare nuovamente una riflessione sull'avvio di una politica di rinnovo strutturale del parco circolante italiano, fattore chiave per migliorare la qualità dell'aria nelle città". 

Il mercato italiano dell'auto è partito "alla grande", ma Federauto invita alla prudenza: "prima di poter formulare delle considerazioni attendibili bisognerà aspettare la chiusura del primo trimestre. Questo risultato è trainato sia dalle promozioni per certi versi eclatanti messe in campo da case e concessionari sia da una domanda insopprimibile di sostituzione di un parco circolante sempre più obsoleto", sottolinea il presidente Filippo Pavan Bernacchi.

"Perchè il trend si consolidi - secondo Pavan Bernacchi - serve una chiara scelta politica del Governo con un ventaglio di opzioni. Oltre alla precondizione di un paese in crescita economica, riteniamo che la riforma della fiscalità sugli autoveicoli sia un passaggio essenziale e molto efficace sul piano dei risultati - in termini di maggiori vendite e di incassi Iva - come sta dimostrando l'applicazione del 'superammortamento', misura adottata con la legge di stabilità finanziaria 2016. Noi chiediamo a gran voce la rivisitazione del bollo auto per premiare chi meno inquina, l'eliminazione del superbollo per le auto prestazionali e, appunto, una ridefinizione della detraibilità/deducibilità degli autoveicoli aziendali siano essi auto, veicoli commerciali o veicoli industriali".

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