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28 Gennaio 2016 - 15:42
Nucleare
"Noi siamo pronti e non appena ci sarà il nulla osta del Governo alla Carta delle aree potenzialmente idonee, in 24 ore saremo in grado di pubblicarla.
Che questa fase stia prendendo un po' più tempo del previsto può essere considerato fisiologico in un progetto così a lungo termine". A sottolinearlo, riferendosi al deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, è il responsabile Deposito Nazionale Sogin, Fabio Chiaravalli, intervenuto oggi a Torino al convegno, promosso da Regione Piemonte e Arpa, 'La disattivazione degli impianti nucleari piemontesi e la gestione dei rifiuti radioattivi'.
Chiaravalli non fa anticipazioni. "Ci sono parecchie decine di aree potenzialmente idonee - si limita a dire - sul territorio nazionale che è ben rappresentato. Il deposito nazionale è un'esigenza per il Paese". Ne è convinto anche l'assessore all'Ambiente della Regione Piemonte, Alberto Valmaggia, che sollecita "i ministeri competenti a comunicare quanto prima alla Sogin il nulla osta. Auspico che il Governo tenga conto dello sforzo già fatto finora dalla comunità piemontese. Il nostro territorio ospita da tempo la maggior quantità di scorie nucleari d'Italia e i depositi temporanei non possono essere la soluzione definitiva".
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