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TORINO. Fca: attesa per incontro con sindacati, faro su cda 27

TORINO. Fca: attesa per incontro con sindacati, faro su cda 27

Fiat Chrysler Automobiles

Occhi puntati sul consiglio di amministrazione di mercoledì 27 gennaio, quando si conosceranno i conti del primo esercizio di Fiat Chrysler Automobiles, ma anche l'aggiornamento del piano dei modelli con il possibile slittamento di alcuni lanci previsti per il 2015. Lo aspettano anche Fim, Fiom e Uilm che hanno chiesto un incontro all'amministratore delegato Sergio Marchionne, così come la Fiom: i sindacati vogliono chiarezza "sulla tempistica" perché è una condizione fondamentale per raggiungere l'obiettivo della piena occupazione e della fine della cassa integrazione. In particolare Mirafiori, dove è confermato l'avvio della produzione del suv Maserati Levante, e Pomigliano "hanno bisogno di un secondo modello", insistono. Per la Fim Cisl, che ha presentato un dossier sugli stabilimenti italiani di Fca, "il 2015 è stato un anno di svolta": la produzione è aumentata del 66%, ci sono state 2.700 assunzioni di giovani, la cassa integrazione è crollata dal 30% del 2013 al 10%. A guidare il boom dell'auto è la fabbrica di Melfi che ha sfornato 390.000 vetture (180.000 Jeep Renegade; 120.000 Fiat 500X e 90.000 Punto) contro le 123.000 del 2014, il 217% in più. Poi viene l'abruzzese Sevel, in comproprietà con Psa, dove si costruisce il furgone Ducato, che con oltre 260.800 veicoli prodotti ha bissato il record del 2014 (229.750). Terza posizione per Pomigliano da dove sono uscite 177.026 auto, il 9,42% in più del 2014 quando già si era registrato un incremento del 7%. "La conferma degli obiettivi del piano 2014-2018 - spiega il segretario nazionale Ferdinando Uliano - è un elemento positivo e di prospettiva per gli stabilimenti italiani. La preoccupazione maggiore riguarda la tempistica delle produzioni. Ci aspettiamo da Marchionne una risposta puntuale e precisa nel prossimo incontro". "Quelli che rappresentavano una Fiat-Chrysler scomparsa e in fuga dal nostro Paese - commenta il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli - sono smentiti dalla realtà dei fatti. La nostra azione ha consentito di dare prospettive occupazionali e di reddito a migliaia di lavoratori occupati negli stabilimenti Fca e a tutto l'indotto. Dopo Pomigliano, Melfi, Grugliasco, Sevel tocca a Cassino e Mirafiori". A Piazza Affari, in una giornata positiva per i titoli automobilistici (+2,9% Volkswagen e Renault), Fca ha chiuso con un +2,43%.
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