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TORINO. Processo Stamina: Anche Mercedes Bresso pensò a Vannoni

TORINO. Processo Stamina: Anche Mercedes Bresso pensò a Vannoni

Vannoni

"Per quanto possa apparire strano" Davide Vannoni era riuscito a rendersi "credibile" fra le istituzioni piemontesi, compresa l'allora presidente regionale Mercedes Bresso, quando muoveva i primi passi del progetto Stamina. Lo scrive il giudice Roberto Arata, del tribunale di Torino, nelle motivazioni della sentenza con cui il papà della metodica con le staminali è stato prosciolto per prescrizione dall'accusa di tentata truffa alla Regione. Vannoni era stato processato per avere chiesto un finanziamento.

Arata cita un episodio del dicembre del 2007, quando Vannoni propose di curare i feriti del rogo alla Thyssenkrupp con la terapia Stamina. In quell'occasione, "la Bresso aveva consigliato al professor Stella, responsabile del centro 'grandi ustionati' e della 'banca della cute', di rivolgersi a Vannoni.

E la sollecitazione della presidente non era caduta nel vuoto, tanto che Stella si rivolse al collega Amoroso per avere maggiori informazioni". Fu Amoroso (responsabile del Centro regionale trapianti) a convincere il professore dell' "inaffidabilità" del metodo Vannoni. Il giudice annota che l'episodio è stato "sminuito" dalla Bresso quando è stata interrogata in aula, ma "appare in realtà significativo perché dimostra la credibilità generale che l'iniziativa di Vannoni, malgrado l'inverosimiglianza e la superficialità del progetto, andava riscuotendo in quel periodo". Il papà di Stamina, comunque, "non si è fatto scrupoli di piegare la tragedia Thyssenkrupp a vetrina utile al conseguimento del proprio obiettivo". Il reato è prescritto perché "l'ultimo atto diretto a causare l'evento lesivo" è dei primi giorni di marzo del 2008.

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