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TORINO. Fatture false, Pizzicato al centro associazione delinquere

TORINO. Fatture false, Pizzicato al centro associazione delinquere

Guardia di Finanza

E' accusato di associazione per delinquere, finalizzata alla commissione di reati fiscali e tributari, l'imprenditore Francesco Pizzicato, arrestato lo scorso novembre nel quadro di un'inchiesta della guardia di finanza di Torino e oggi interrogato nel Palazzo di giustizia subalpino da tre pubblici ministeri della procura di Napoli. Il procedimento, coordinato dal pm Eugenia Ghi, riguarda altre quattro persone.

L'indagine nasce dall'"attività di analisi dei rischi" svolta dall'Agenzia delle Dogane. Le Fiamme Gialle hanno poi portato alla luce una vasta frode Iva nel settore del commercio all'ingrosso di metalli non ferrosi: società estere "prive di qualsiasi struttura organizzativa e di dipendenti" (in Lettonia, Slovacchia, Croazia, Cipro, Regno Unito e Repubblica Ceca) si ponevano come intermediarie tra i fornitori del materiale - realmente esistenti - e aziende italiane non operative, chiamate in gergo "cartiere" dagli investigatori perché utilizzate solo per produrre documenti contabili e alterare i costi. Pizzicato, difeso dall'avvocato Enrico Gilardi, ha ammesso le proprie responsabilità.

I pm partenopei (John Henry Woodcock, Vincenzo Piscitelli e Celeste Carrano) hanno poi ascoltato l'imprenditore nell'ambito di un procedimento diverso, nel quale - secondo quanto si apprende - non risulta indagato. Massimo il riserbo sul contenuto dell'audizione. 

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