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TORINO. Tav: antagonisti a No Tav, diffondere pratiche sabotaggio

TORINO. Tav: antagonisti a No Tav, diffondere pratiche sabotaggio

"L'eventuale diffondersi di sabotaggi" contro il Tav è "importante non solo per i danni arrecati alla controparte, ma soprattutto perché sarebbe un segno dell'agire diretto di tanti". Dice questo un lungo documento diffuso sul web - inizialmente da un sito di area anarchica e antagonista - all'indomani della sentenza con cui, lo scorso dicembre, la Corte d'assise d'appello di Torino ha assolto quattro simpatizzanti No Tav dall'accusa di terrorismo.

Il documento difende la pratica degli attacchi e delle azioni violente portate all'improvviso, anche senza coinvolgimento "delle assemblee popolari e dei coordinamenti dei comitati": come esempio vengono presi i sabotaggi del dicembre 2014 a Bologna e Firenze, dai quali il movimento No Tav aveva preso le distanze. Per gli estensori del documento "è sbagliato pensare questa sorta di coordinamento tacito e spontaneo come alternativo, e non piuttosto complementare, agli appuntamenti annunciati e di massa".

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